In tempo di crisi trovare un’occupazione è pressoché impossibile e gli esperti continuano a ripetere che il lavoro bisogna inventarselo. Consiglio che il trentenne napoletano ha seguito alla lettera: si è improvvisato truffatore e per rispondere alle esigenze di mercato ha cercato anche di variare, per quanto possibile, la sua finta professione. Alle sue prede si è presentato con diversi travestimenti per rendere sempre più veritiero il tema del raggiro. Ma l’inventiva del giovane campano è stata stroncata dai carabinieri della Compagnia di Campobasso che lo hanno denunciato in stato di libertà perché a suo carico hanno messo insieme un bel numero di elementi inconfutabili e indissolubilmente legati a due truffe perpetrate nell’ultimo mese ai danni di due persone di Campobasso. Nei confronti dello stesso è stata anche avanzata richiesta di emissione del foglio di via obbligatorio.
Il primo colpo del truffatore è stato ai danni di un 68enne del capoluogo che è caduto nel tranello. Il giovane si è presentato ‘nei panni’ di un avvocato facendo credere al malcapitato che il genero aveva provocato un incidente stradale a seguito del quale si trovava in stato di fermo in una caserma delle forze dell’ordine nel Nord Italia e che per accelerare le operazioni di rilascio occorrevano 2mila euro da versare, a titolo di risarcimento, alla controparte.
Grazie alla sua spiccata fantasia, alla seconda vittima, una 78enne sempre di Campobasso, si era presentato spacciandosi per un tecnico del gas che nell’abitazione della preda avrebbe dovuto effettuare specifici controlli perché per via dello scoppio di una tubatura di gas c’era stata una contaminazione dell’acqua. Insomma lo ha fatto sembrare un problema piuttosto serio riuscendo pure a convincere l’anziana donna a riporre gli oggetti in oro ed il denaro contante all’interno di una busta in plastica per tenerli al sicuro.
Una volta che il bottino era a portata di mano ha approfittato di un attimo di distrazione dell’anziana fuggendo via con la busta piena di contanti e oggetti preziosi. Ma alla fine è stato acciuffato. Purtroppo quello delle truffe è un fenomeno in costante aumento e sono sempre più particolari i travestimenti che vengono utilizzati dai malviventi: finti funzionari del gas ma anche dell’Enel, come pure falsi impiegati di banca, di posta, di enti pensionistici e persino di impiegati comunali.
Al fine di assottigliare il numero delle truffe i carabinieri consigliano, in caso di visite non programmate o non attese, di non aprire mai la porta di casa a sconosciuti, anche quando dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. In caso di dubbio vale sempre la pena verificare con una telefonata da quale ente sono stati mandati gli eventuali operai che bussassero alla porta, e soprattutto per quali motivi. Se non si ricevono le spiegazioni richieste, o quando queste sembrano strane, non bisogna mai aprire la porta.
I raggiri però possono anche cominciare per strada dove i truffatori con le più svariate scuse intercettano le loro vittime. In tal caso è buona norma diffidare, anche se si viene chiamati per nome e cognome, e non fermarsi per dare ascolto a chi offre facili guadagni o chi vi chiede di poter controllare i soldi.
Diffidare anche quando vengono chiesti soldi per i familiari in difficoltà che sarebbero impossibilitati a contattare le persone in interessate.

























