Un quantitativo record: ben 1.900 chilogrammi di marijuana (per circa nove milioni di euro di controvalore), di cui 30 in azione congiunta con la Capitaneria di Termoli. Due reparti impegnati con il coordinamento del Comando Provinciale di Campobasso, l’intero litorale molisano setacciato per stroncare sul nascere un canale dei traffici illeciti via mare.
La droga – hanno fatto sapere i finanzieri – era stata abbandonata in prossimità della costa, ai fini di un successivo e comodo ‘ripescaggio’. Il tutto, in pieno week-end, sperando, forse, in un alleggerimento dell’azione di controllo da parte delle Forze dell’Ordine. Nella notte tra sabato e domenica però i Finanzieri della Compagnia e Sezione Operativa Navale di Termoli hanno stroncato sul nascere il tentativo.
Di seguito all’attento monitoraggio di alcuni movimenti sospetti in mare aperto, più unità navali avviavano una capillare sorveglianza degli specchi d’acqua e della costa, rinvenendo – inizialmente – 30 kg di sostanza stupefacente del tipo marijuana, a circa mezzo miglio dalla boa di segnalazione della condotta del depuratore di Termoli. La droga era confezionata in balle ricoperte di materiale protettivo, idoneo ad assicurare sia galleggiamento che resistenza all’acqua. Immediata l’attivazione di altre pattuglie a terra ed a mare, grazie alle quali l’intero litorale è stato passato al setaccio.
Nelle ore successive e per tutta la giornata di domenica, con il costante coordinamento del Comando Provinciale di Campobasso, le Fiamme Gialle della Compagnia e della Sezione Operativa Navale di Termoli hanno predisposto un imponente dispositivo di vigilanza sia a terra che a mare, con un capillare controllo lungo l’intero litorale, che consentiva il sequestro di ulteriori 1.870 kg di marijuana.
Sette le persone fermate. Le stesse si trovavano a bordo di un motopeschereccio di rientro nel porto di Termoli, sul quale erano rinvenuti 4 kg circa di marijuana con involucro uguale a quello del restante stupefacente sequestrato.
Per due di loro (due tunisini tra i 35 e i 40 anni) sono scattate le manette ai polsi, gli altri cinque sono stati, invece, denunciati per favoreggiamento.

























