Ieri pomeriggio presso l’obitorio dell’ospedale Cardarelli è stata effettuata l’autopsia sul corpo di Fabio De Luca, il detenuto deceduto nel reparto di rianimazione del nosocomio campobassano dopo aver battuto la testa sul pavimento di una cella del carcere di Ponte San Leonardo a Isernia. L’esame autoptico doveva iniziare alle 14.30; è slittato poiché funzionari delle forze dell’ordine hanno preteso che prima di procedere con le operazioni di rito la salma fosse identificata dai famigliari dell’uomo. Alcuni parenti hanno raggiunto il capoluogo di Regione solo alle 17. Il responso dell’autopsia dovrebbe essere disponibile tra sessanta giorni. Ad effettuare l’esame il medico legale Vincenzo Vecchione alla presenza di Serena Di Giorgio e di Giancarlo Bucci, consulenti nominati dall’avvocato Salvatore Galeazzo che cura gli interessi della famiglia De Luca. Il legale del foro di Isernia per il momento ha preferito non concedere dichiarazioni ufficiali, in attesa dei risultati: “La situazione potrebbe essere meno chiara di quanto appariva in un primo momento”. Queste le uniche parole concesse alla stampa da Galeazzo. Stando alle indiscrezioni le ferite sul corpo del 45enne potrebbero non essere compatibili con una caduta accidentale dalla sommità di una scala a causa di un malore, almeno questa è la versione ufficiale sull’accaduto. Per la morte di Fabio De Luca risultano indagati i due detenuti che hanno assistito alla sua caduta in cella. Un atto dovuto da parte del sostituto Scioli che intanto questa mattina ha ceduto l’intero carteggio al collega Gaeta. La Procura di Isernia mira a far luce sulle cause che hanno portato alla morte del 45enne nato a Roma, senza fissa dimora, spesso a Isernia dove la madre vive ospite di alcuni parenti. Nel frattempo è stato disposto il sequestro della cella dove De Luca è caduto e della cartella clinica del detenuto mentre sono state acquisite le immagini del sistema di videosorveglianza installato lungo il corridoio del penitenziario. L’uomo si trovava in carcere dallo scorso 5 ottobre in custodia cautelare. Era stato arrestato dai Carabinieri perché accusato d’aver aggredito la madre per motivi economici. Lo scorso 4 novembre in una cella del carcere di Isernia l’uomo ha battuto violentemente la nuca sul pavimento. È deceduto al Cardarelli dopo una settimana d’agonia. Cosa è accaduto realmente in cella? E’ stato spinto da qualcuno oppure realmente ha perso l’equilibrio mentre recuperava una gruccia? Domande che potrebbero trovare una risposta nei risultati dell’autopsia. Intanto però il giallo sulla morte di Fabio De Luca si infittisce.


























