Bilancio post derby estremamente positivo per le forze dell’ordine. Il dispositivo di sicurezza, predisposto e diretto  dal Questore d’intesa con il Prefetto di Campobasso, ha visto l’impiego di circa 60 unità appartenenti alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri,  alla Guardia di Finanza e alla Polizia Municipale che, a seguito di una minuziosa pianificazione avvenuta nell’arco della scorsa settimana, sono stati dislocati nei vari punti strategici all’interno dello stadio e nelle zone limitrofe per evitare possibili scontri tra le opposte tifoserie.

Contestualmente,  una capillare attività di prevenzione è stata approntata nel centro cittadino e lungo i percorsi utilizzati dai sostenitori delle due squadre per giungere all’impianto. Grazie a questa attività di prevenzione, prima dell’inizio della gara, veniva bloccato ed allontanato un gruppo di ultras del Termoli che, all’arrivo dei sostenitori campobassani, decideva di non entrare nel settore assegnato, portandosi pericolosamente a ridosso della curva ospite per cercare il  contatto con i tifosi rivali. Anche a fine gara, nella fase di deflusso, un gruppetto di ultras termolesi armati di sassi e bastoni veniva sorpreso  in prossimità del cimitero, zona in cui gli stessi avevano ritenuto sarebbe transitato il corteo degli ultras campobassani. Gli stessi, alla vista delle forze dell’ordine, si sono dati alla fuga. Sono in corso le attività di accertamento, mediante la visione dei filmati prodotti dalla Polizia Scientifica, finalizzate alla individuazione dei responsabili, nonché del lancio di alcuni petardi esplosi all’inizio della gara nella curva termolese. In caso di individuazione, scatterà l’applicazione dei conseguenti provvedimenti di Daspo.

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