In primo grado era stato condannato a 16 anni. Adesso Franco Ferruccio dovrà scontare solo 4 anni e sei mesi di reclusione per l’omicidio della moglie, Carmela Imundi, collaboratrice scolastica dell’istituto Manuppella di Isernia. In virtù della riduzione di pena, l’uomo è già libero, visto che ha trascorso gli ultimi anni agli arresti domiciliari. Un omicidio, quello della 52enne di origini casertane, che adesso viene considerato colposo, avvenuto al termine di un incidente.

Secondo la ricostruzione fornita dalla difesa (alla quale i giudici d’appello hanno creduto), il colpo di pistola che ha ucciso la donna sarebbe partito per sbaglio, mentre la donna stava cercando di disarmare il marito. L’uomo, in preda a una crisi depressiva, aveva mostrato la volontà di farla finita.

L’episodio risale al 26 marzo del 2012. Quando i soccorritori arrivarono sul posto la donna era ancora viva, ma non riuscì a sopravvivere fino all’ospedale, dove giunge morta. L’arma utilizzata dal marito venne ritrovata dai carabinieri nascosta sotto il materasso della camera da letto. A quel punto venne sequestrata e contro Ferruccio su procedette per omicidio volontario. Adesso i giudici hanno in parte scagionato l’uomo, derubricando il reato ad omicidio colposo.

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