L’ex governatore del Molise e attuale consigliere regionale di minoranza Michele Iorio è stato assolto dai giudici del Tribunale di Campobasso al termine del processo sulla vicenda Cosib, inchiesta che ruotava attorno all’attività del Consorzio industriale di Termoli, in particolare alla richiesta avanzata alla Provincia per l’autorizzazione ad uno scarico a mare e al commissariamento del nucleo da parte di Iorio.
L’ex presidente, difeso dall’avvocato Arturo Messere, era accusato di abuso d’ufficio e falso in atto pubblico. Con Iorio sono stati assolti anche gli altri quattro imputati: Antonio Del Torto (prima presidente e poi commissario del Cosib), Antonio Abiuso, Franco Di Michele e Giuseppe Perrino. Per loro le accuse contestate, a vario titolo, andavano dalla corruzione all’abuso d’ufficio e al falso. Per alcuni capi di imputazione l’assoluzione è avvenuta “perché il fatto non sussiste”, per altri “perché il fatto non costituisce reato.
“Sono molto soddisfatto, non avevo dubbi perché mi sentivo assolutamente tranquillo, in questa vicenda come in tante altre”. Così Iorio subito dopo la sentenza di assoluzione al termine del processo Open Gates. Ha assistito in aula a tutta l’udienza (nel primo pomeriggio ha reso anche dichiarazioni spontanee) ed è stato presente anche al momento del verdetto, letto poco dopo le 20.30. ”Ho sempre operato correttamente – ha aggiunto – e mi sembrava abbastanza evidente dagli atti che non ci poteva essere alcuna ipotesi di reato. Per arrivare a questo è servita però una causa, ci sono stati anche momenti tristi di comunicazione, di immagine, immagine che però oggi mi viene assolutamente restituita come quella di un amministratore corretto, come ritengo di essere stato”.

























