La Polizia di Campobasso ha accertato che si è trattato di un vero e proprio tentativo di rapina. Soprattutto, a distanza di pochi giorni da un episodio inquietante – che aveva provocato non poco clamore e paura fra i residenti del centro – ha individuato e arrestato gli aggressori di un giovane studente.

Si tratta di un 25enne che è in carcere e un 24enne (ai domiciliari).

Ad allertare il 113 diverse chiamate il 12 marzo scorso. Giunti sul posto, gli agenti della questura guidata da Raffaele Pagano si trovarono di fronte una scena raccapricciante: il giovane era coperto di sangue e privo di sensi. Era stato accoltellato ad una mano.

Le indagini, coordinate dal pm Gallucci e portate avanti dalla giudiziaria della Squadra Volante diretta da Vincenzo Coletta, sono culminate con l’operazione di ieri coordinata dall’ispettore Giglio.

Tutti i particolari su Primo Piano in edicola domani.

2 Commenti

  1. Mara Iapoce scrive:

    Il capoluogo regionale e’ la patria del fare a modo proprio, una fucina di sbandati tediati dal passare la propria esistenza da un locale all’altro. Un quadro davvero desolante.

  2. Demetrio scrive:

    Che rimangano in carcere per molti anni dopo l’abominio commesso. Via Ferrari, Piazza Prefettura e Campobasso tutta sono diventate l’elogio dell’anarchia, della presunzione di fare a modo proprio ignorando gli altri, dell’invivibilità, del degrado. Il tutto condito da un’amministrazione più silente di un omertoso dinanzi ad un delitto di mafia a cui ha assistito. I primi a non voler bene alla città sono i politici, non importa di quale colore. Politici che ti guardano attoniti quando li fermi per strada dicendogli che cosa c’è che non va in città (più di una cosa): è come se dovessero concentrarsi per capire che cosa gli stai dicendo, per comprendere che cosa significa degrado ed invivibilità, di cui tu gli stai portando le prove. E’ semplicemente assurdo!!

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*