Egregio direttore,
Una settimana fa camminavo lungo un viale alberato di Viterbo e subito il pensiero è corso agli anni Novanta, quando risultava ancora piacevole passeggiare per viale Elena, tra edifici di un certo rilievo storico ed architettonico senza l’ombra di un graffito, asili le cui suore si preoccupavano del decoro esterno e non solo interno, file di alberi rigogliosi che portavano all’ex piazza Savoia, ridenominata piazza Falcone e Borsellino , la cui anima pulsante era il Roxy Hotel, villa Musenga non snaturata, nella sua esiguità, da giochi per bambini e non popolata da malintenzionati che difficilmente vengono sanzionati per quello che fanno.
2018: sembra di passare in una zona di guerra. E nessuno si erge contro tutto questo scempio!
Si fa ormai davvero fatica a pensare a Campobasso in termini di capoluogo regionale.
Con i più cordiali saluti
Marcello Cerea




















