Il presidente Francesco Roberti resta coi piedi per terra. Vale a dire che con senso pratico pensa, e dice: se le Sezioni riunite della Corte dei conti ci hanno dato ragione vuol dire che la ragione l’avevamo. La magistratura erariale sconti non ne fa alle Regioni. Al piccolo Molise poi, figurarsi.
Per questo sia il governatore sia l’assessore al Bilancio Gianluca Cefaratti sono particolarmente soddisfatti del verdetto arrivato ieri sul ricorso proposto contro la mancata parifica del consuntivo 2022. Accolti i motivi di appello relativi al pagamento dell’extrabudget alle cliniche private convenzionate – che per la Sezione di Controllo del Molise era invece illegittimo – e al finanziamento
dell’Agenzia regionale per l’Ambiente (Arpa) in quota parte con risorse (6 milioni all’anno dal 2014) del fondo sanitario.
All’udienza ha partecipato anche Cefaratti. La posizione dell’ente di via Genova è stata rappresentata dall’avvocato Matteo Iacovelli (capo dell’Avvocatura regionale) e dal collega Patrizio D’Andrea dello studio Luciani di Roma. Assente il “dominus” Massimo Luciani, nominato dall’esecutivo Roberti qualche settimana fa e nel frattempo eletto giudice costituzionale dal Parlamento. Il prof proprio ieri ha giurato nel nuovo e prestigioso ruolo, quindi le sue veci le ha svolte D’Andrea.
Dunque, tutto regolare per la magistratura contabile di secondo grado: il saldo delle prestazioni rese dalle strutture sanitarie private a pazienti extraregionali oltre il budget fissato (come ha stabilito anche il Consiglio di Stato un paio di anni fa) e il contributo con soldi del fondo sanitario regionale all’Arpa, «nella misura in cui – spiega Cefaratti – contribuiamo con le attività finanziate al raggiungimento dei Livelli essenziali di assistenza». Solitamente schivo, l’assessore non lesina commenti ed entusiasmo. «Credo sia stata scritta una bella pagina per me, per noi tutti, per la Regione Molise. Il lavoro fatto in questi mesi, molto duri e con attacchi a volte anche frontali, è stato ripagato da questa sentenza che ci hanno dato ragione su quasi tutto. Resta, ma non è un problema, il giudizio di non parifica sul Rendiconto 2022 per effetto delle “eventuali” spese che non si sarebbero potute sostenere a causa della tardiva approvazione degli atti di bilancio su cui noi non abbiamo alcuna responsabilità. Per il resto però i magistrati hanno riconosciuto che nei documenti contabili c’erano accantonamenti che non avrebbero dovuto esserci, quindi i numeri adesso cambiano in meglio. Dal verdetto, una certificazione a tutti gli effetti. Ringrazio la struttura della Regione, il Servizio Bilancio, l’Avvocatura e gli avvocati esterni. Tutti hanno messo in campo il meglio delle competenze, le nostre osservazioni, puntuali, hanno colto nel segno. Personalmente, una soddisfazione – conclude Cefaratti – che mi ripaga di tante amarezze dei mesi scorsi».
Aspettando di leggere meglio le motivazioni – per ora fa stato la lettura del solo dispositivo – il governatore parla di «ottime aperture e quindi ora, come già concordato con la Corte dei conti e con il ministero andremo a riapprovar quanto necessario e a chiedere la parifica del rendiconto». Nei rapporti con la Sezione di controllo di via Garibaldi, si dice certo, inizia una nuova stagione.
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