Vincenzo Ferrazzano, ex assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco di Termoli, ad agosto scorso è stato nominato dalla giunta regionale commissario liquidatore dell’Istituto autonomo case popolari (Iacp) di Campobasso. Ma è un pensionato e come tale non può percepire emolumenti per le cariche ricoperte.
Invece per un periodo gli è stata corrisposta un’indennità. Verrà ora richiesta indietro?
A sollevare il caso è il consigliere del Movimento 5 stelle Roberto Gravina che ha presentato un’interpellanza per chiedere chiarimenti.
Il documento, sottoscritto anche dagli altri consiglieri del Movimento 5 Stelle Andrea Greco e Angelo Primiani, è rivolto al presidente della Regione Francesco Roberti e mira a verificare se lo Iacp abbia disposto la restituzione dei compensi percepiti dal commissario Ferrazzano fino alla delibera di annullamento parziale in autotutela del 18 febbraio 2025, che ha trasformato l’incarico in gratuito.
«Dalla lettura degli atti – evidenzia Gravina – emerge chiaramente che il commissario nominato dalla giunta regionale percepiva un compenso nonostante la normativa vigente vieti il conferimento di incarichi di dirigenza retribuiti a soggetti in quiescenza. Per questo chiediamo se sia stata adottata una delibera per la restituzione delle somme già corrisposte e, nel caso, con quali modalità e tempistiche. Al di là di tutto, ancora una volta, ci ritroviamo a dover prendere atto di come la mera logica dell’assegnazione e della spartizione politica delle poltrone negli enti regionali, produca più danni che benefici alla collettività».
Gravina sottolinea poi l’importanza della trasparenza e del rispetto delle norme nella gestione degli incarichi pubblici: «La giunta ha demandato al Servizio Segreteria la notifica del provvedimento a Vincenzo Ferrazzano ai fini dell’accettazione della conservazione dell’incarico di commissario liquidatore dello Iacp di Campobasso a titolo gratuito e all’Istituto autonomo Case Popolari di Campobasso, ente che ha erogato il compenso, per ogni eventuale determinazione del caso, innescando così ulteriori dubbi sul fatto che ci possa essere, per questa vicenda, un’ipotesi di ulteriore contenzioso futuro con lo stesso geometra Ferrazzano già assistito, come si legge nella delibera di giunta, dai suoi legali nel contraddittorio con la Regione. Un contenzioso che, inutile dirlo, se ci dovesse essere, ricadrebbe sullo Iacp e di conseguenza sulle spalle della Regione e di tutti i molisani».


























