Tappa in Molise, ieri pomeriggio al Palazzo Gil di Campobasso, per il tour di Fratelli d’Italia “Coltiviamo l’Italia”.
Organizzato dal dipartimento nazionale Agricoltura del partito della premier, da dicembre scorso ha portato sul territorio l’azione del governo Meloni in agricoltura e si concluderà il prossimo 7 luglio. In regione per l’occasione, fra gli altri “nazionali”, il capo del dipartimento di FdI, Aldo Mattia. «Abbiamo presentato il lavoro di due anni e mezzo del governo Meloni in agricoltura, l’azione del ministro Lollobrigida e quella del nostro partito. Queste assemblee – ha spiegato – non sono state importanti solo per portare la voce del nostro lavoro ma soprattutto per ascoltare la base, le associazioni di categoria per capire quali sono i problemi che debbono ancora essere risolti, i temi che debbono essere trattati per fare in modo che il nostro partito, il governo Meloni e il ministro Lollobrigida possano lavorare nel migliore dei modi, in sinergia con il territorio nei prossimi due anni».
Sull’aspetto del confronto ha posto l’accento il governatore Francesco Roberti: «Un confronto con le parti sociali e gli addetti del settore, in cui esaltare le peculiarità della nostra agricoltura, regionale e nazionale, nell’ottica di rendere sempre più protagonisti i prodotti locali e il made in Italy».
Sono stati due anni, ha sintetizzato l’assessore regionale alle Politiche agricole, Salvatore Micone, «di grandi risultati in agricoltura. Sicuramente c’è stato il più alto investimento della storia di tutti i governi repubblicani, con 11 miliardi di euro. Un record per l’export dell’agroalimentare che nel 2024 ha fatto segnare, rispetto all’anno precedente, +7 sette miliardi. Dati che indicano la volontà di far crescere il settore, il ministro Lollobrigida ha fatto un lavoro soprattutto in Europa per cercare di cambiare le politiche, avvicinarle alle esigenze degli agricoltori. Quindi: un’agricoltura con più reddito e redditività, la riforma della Pac e investimenti per un settore che sicuramente sta trainando il Pil nazionale».

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