È stato firmato ieri nella Sala Parlamentino di Palazzo Vitale il protocollo per la ricostruzione post sisma 2018.
A firmare l’intesa – alla presenza di numerosi sindaci, della struttura di Protezione civile regionale e dei vertici dell’Agenzia post sisma – il ministro Nello Musumeci e il governatore Francesco Roberti. L’accordo vale oltre 35 milioni (una cifra fra i 35 e i 37 milioni) stanziati per completare gli interventi dopo i danni causati dal terremoto di sette anni fa.
Dopo la proiezione di alcuni video – sul terremoto di San Giuliano nel 2002, sull’alluvione del 2003 e sul sisma 2018 – l’intervento del ministro Musumeci, titolare della Protezione civile e delle Politiche del Mare nel governo Meloni, che ha rimarcato: il Molise è l’emblema «dell’altra Italia, a cui va prestata attenzione».
«Il protocollo scaturì nel corso di un incontro, qualche mese fa, col presidente Francesco Roberti, il mio capo di gabinetto e la struttura ministeriale, al termine del quale ravvisammo l’urgenza di intervenire – ha sintetizzato – L’accordo consacra un duplice impegno da parte del governo nazionale di fornire le risorse, affinché si possa completare in cinque anni con 35-37 milioni la fase della ricostruzione post-sisma 2018 ed esercitare la necessaria vigilanza sui cantieri. Queste risorse, inoltre, permetteranno l’apertura di nuovi cantieri a beneficio del lavoro e delle maestranze locali».
«Dall’altro lato – ha proseguito il ministro Musumeci – impegna la Regione Molise a impiegare le risorse per restituire fiducia e speranza ai cittadini di quei territori in cui ancora la ricostruzione non è terminata. È necessario, inoltre, puntare sulla prevenzione, puntando a ricostruire e, al contempo, a ridurre il danno qualora le calamità dovessero presentarsi. La fragilità del territorio nazionale e di quello molisano impone ciascuna comunità, amministrazione e cittadini, all’obbligo di organizzarsi per la prevenzione strutturale e non strutturale».
«Oggi consacriamo un lavoro avviato qualche mese fa – il commento del governatore Roberti – C’è stata grande sensibilità da parte del ministro e della sua struttura nel comprendere l’urgenza di intervenire. Il governo ha dimostrato una grande attenzione nei confronti del Molise, così come è accaduto per gli altri territori colpiti dal sisma, avvalorando la voglia di dare un aiuto alle cosiddette aree interne, al fine di poterne assicurare sviluppo e benessere. Noi siamo stati eletti per governare e amministrare, ovvero per dare risposte ai cittadini e con questi ulteriori 35-37 milioni di euro abbiamo dimostrato, ancora una volta, quanto sia importante la filiera istituzionale, insieme al costante e proficuo confronto con gli esponenti del governo – ha concluso Roberti – Ora lavoriamo affinché queste risorse arrivino in tempi brevi, per permettere il completamento della ricostruzione, dando serenità agli abitanti delle aree colpite dal sisma».
Nella Sala Parlamentino, fra gli altri, i prefetti Lattarulo e Montella, i questori Farinacci e Della Cioppa, l’eurodeputato Patriciello, gli assessori Iorio, Cefaratti, il sottosegretario Niro, il presidente del Consiglio regionale Pallante, gli esponenti di opposizione Facciolla, Romano e Greco, il presidente della Provincia di Campobasso Puchetti.
Simpatico il siparietto all’arrivo del ministro, davanti a Palazzo Vitale: «Non tramonta mai», ha detto Musumeci sorridendo all’ex presidente della Regione Iorio e stringendogli la mano.
r.i.
























