Il botta e risposta esplode in un giorno già complicato per il Responsible Research Hospital. Mentre la ditta esterna che si occupa di ristorazione e pulizie comunica ai dipendenti il licenziamento a partire dal 16 agosto prossimo, il consigliere 5s Roberto Gravina chiede chiarezza in prima battuta al governatore Roberti che replica e conferma: stiamo cercando una soluzione, meglio abbassare i toni.
«Non si può affrontare un tema così delicato con leggerezza comunicativa – ha detto in particolare il consigliere pentastellato Roberto Gravina –. Le parole del presidente, che mette in dubbio la capacità della struttura di garantire le prestazioni convenzionate, sono gravi. Se ha elementi oggettivi e comprovati, li renda pubblici. Ma se parla per allusioni o con toni retorici, contribuisce soltanto a generare sfiducia e incertezza».
Il riferimento è alle dichiarazioni di Roberti della scorsa settimana, dichiarazioni in cui anticipava anche la notizia dell’incontro con i vertici di Responsible e il socio di minoranza (si terrà domani, 7 agosto). «Da quell’incontro – ha proseguito Gravina – ci aspettiamo parole chiare, responsabilità definite e una linea d’azione trasparente. Troppo spesso, su questa vicenda, si è preferito alimentare confusione». In ballo c’è l’esecuzione della sentenza della Corte d’Appello che condanna la Regione a saldare all’ospedale di Stefano Petracca 3,8 milioni per prestazioni salvavita erogate nel 2019. Ma non solo. «Preoccupa – sottolinea Gravina – la sequenza di alcuni eventi e sorge spontanea una domanda: era davvero necessario arrivare al pignoramento dei conti della struttura, come avvenuto mesi fa, per il credito vantato da Regione e Asrem in relazione alla fornitura di sacche di sangue? Anche su questo episodio è fondamentale fare chiarezza, alla luce dei successivi accertamenti sulla posizione debitoria e creditoria reciproca».
Il consigliere chiede poi trasparenza anche alla struttura sanitaria: «Responsible ha il dovere di chiarire in modo inequivocabile la propria condizione economica. Se la tenuta finanziaria è garantita, lo si dimostri carte alla mano. Perché i dubbi, se lasciati senza risposta, minano la serenità di chi ci lavora e la fiducia dei cittadini che ne usufruiscono».
Sull’argomento l’esponente 5s ha presentato un’interrogazione. «In questo momento non ci si può permettere su temi così delicati dichiarazioni improvvide né affidarsi a suggestioni. Se ci sono fatti, li si esponga e li si porti alla luce. Se ci sono strategie, le si condivida e le si spieghi. Ma il gioco delle allusioni va interrotto, basta con le mezze frasi e le incertezze: la sanità molisana non può essere gestita con ambiguità».
Quasi immediata la replica del presidente Francesco Roberti: «È palese come il contenzioso in atto non sia l’unica questione che stiamo affrontando con Responsible Research Hospital, argomenti per i quali stiamo mantenendo i toni bassi per evitare di alimentare ulteriore confusione, alla luce dell’agitazione che regna all’interno della struttura, col solo obiettivo di arrivare alla risoluzione delle varie problematiche esistenti. Ricordo prima a me stesso, e poi al consigliere Gravina, come Responsible Research Hospital sia un’azienda privata, che come tale deve essere in grado di sopportare economicamente il costo delle proprie attività. Forse al consigliere sfugge come, trattandosi di un’azienda privata, è in capo alla governance della stessa struttura fare chiarezza rispetto alle proprie intenzioni e alla mission aziendale. La Regione Molise – ancora Roberti – è disponibile a ottemperare l’erogazione dei 3,8 milioni, ma Responsible Research Hospital deve superare alcune criticità, come quella legata al Durc. Inoltre, l’ente regionale ha un credito nei confronti dell’azienda.
La struttura commissariale non ha mai negato di voler dare seguito alla sentenza, ma è tuttavia necessario che vengano effettuati tutti i controlli, così come previsto dalla legge. Invito il consigliere Roberto Gravina ad essere più cauto nelle sue dichiarazioni, poiché, nel caso in questione, la situazione appare più complessa di quanto egli dimostra di conoscere, lasciando emergere i consueti atteggiamenti dell’animo grillino, inclini all’offesa. Chi sta cercando di trovare un punto di equilibrio, mettendo attorno al tavolo tutte le parti in causa, avvocati compresi, è proprio il sottoscritto, che sta lavorando alla risoluzione delle criticità, finalità precipua dell’incontro con l’azienda di giovedì 7 agosto».

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