Firmato il protocollo fra la Regione Molise (in questo caso rappresentata da Marco Bonamico) e il Neuromed (la sottoscrizione è del presidente Giovanni de Gaetano): non riserva sorprese rispetto a quanto stabilito dal decreto 100 del commissario Bonamico, coadiuvato dal sub Ulisse Di Giacomo, sulla nuova rete ictus.
Un documento “snello”, essenziale. Lasco, a voler usare il gergo marinaresco. Un testo che rimanda al provvedimento quadro (il decreto 100) per numerosi dettagli, al decreto legislativo 502 per capire in che termini è stata assegnata al Neuromed una specifica funzione (non pagata a tariffa, dunque, ma in maniera globale in base a un costo standard) che si distingue dalle prestazioni che la Regione continuerà ad acquistare dall’Irccs in base al contratto annuale di budget. E, fondamentalmente, alla concreta riorganizzazione del servizio che toccherà all’Asrem mettere in atto.
Un passo indietro per inquadrare al meglio la vicenda. Il decreto 100 dell’11 giugno scorso stabilisce, andando al sodo, che gli ictus ischemici trattabili con trombolisi siano indirizzati alla Stroke unit del Cardarelli o gestiti nell’ospedale spoke con la teletrombolisi (servizio che però è ancora da attivare addirittura dal 2019). Tutti gli altri casi – complicanze di casi ischemici che necessitano di trombectomia meccanica e casi emorragici per cui c’è bisogno della neurochirurgia – vanno invece trasferiti o trasportati dal 118 a Pozzilli. La novità di rilievo, rispetto al fatto che ad oggi per la trombectomia meccanica i pazienti vengono trasportati – da pochi mesi elitrasportati – fuori regione, è che questa prestazione effettuata da un radiologo interventista sarà, “dovrà essere” garantita dal Neuromed. Si legge nel documento tecnico allegato al decreto 100, infatti: «È individuato l’Irccs Neuromed quale struttura di riferimento della rete entro il territorio regionale a cui attribuire le funzioni per la radiologia interventistica».
Il protocollo è meno “descrittivo”. Prevede, all’articolo 3 (Modalità operative) che il centro di eccellenza di Pozzilli «concorre nell’assetto organizzativo e assistenziale nell’ambito della rete ictus regionale» e che «entro il perimetro assistenziale dell’emergenza-urgenza per l’ictus, assicura attività di emergenza-urgenza per la specifica patologia, con disponibilità H24 e 7 giorni su 7». Inoltre, «l’accesso all’attività di emergenza urgenza, di cui al precedente comma, è garantito a tutti i pazienti colpiti dalla patologia interessata dal presente protocollo, dopo attivazione del “Codice Ictus”».
Quanto al corrispettivo, le attività erogate in base al protocollo, «sono definite tra le funzioni assistenziali ai sensi dell’art. 8-sexies del D.lgs. 502/92 e sono individuate nell’ambito del contratto annuale di budget sottoscritto con la Regione Molise, tra l’altro, con previsione di un finanziamento distinto ed integrativo rispetto alle attività con remunerazione a tariffa». Fanno, per dirla semplice, conto a parte.
Come si valorizza la funzione assegnata al Neuromed, che potrebbe essere definita un Pronto soccorso neurologico (da una prima ricerca potrebbe essere una novità nel panorama nazionale)? «I criteri generali per la definizione delle funzioni assistenziali e per la determinazione della loro remunerazione massima sono stabiliti con apposito decreto del Ministro della sanità, sentita l’Agenzia per i servizi sanitari regionali, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome, sulla base di standard organizzativi e di costi unitari predefiniti dei fattori produttivi, tenendo conto, quando appropriato, del volume dell’attività svolta», fissa sempre il “502”. Non è sfuggito, nelle scorse settimane, un decreto dei commissari della sanità che valorizza la funzione del Pronto soccorso. È il Dca 122 del 23 luglio 2025. Quanto costano i Ps del Molise? Nel documento di Agenas allegato al provvedimento, la risposta. Considerando i principali tre, da 1,5 a 3 milioni l’anno. Un milione e mezzo costa, tutto compreso, quello del Veneziale. Due e mezzo quello del San Timoteo, tre milioni il valore delle prestazioni di emergenza urgenza erogate dal Pronto soccorso del Cardarelli. A quale valore faranno riferimento i commissari per “pesare” l’apporto del Neuromed con l’attività per i codici ictus garantita h24 e sette giorni su sette? Nel protocollo non è specificato, così pure nel documento tecnico approvato con il decreto 100.
Si tratta di un risvolto davvero tecnico. Potrebbe essere materia di studio in un master in gestione dei sistemi sanitari. Per dire che ci sono prassi e regole a cui rifarsi, non a caso la valorizzazione della funzione di Psi in Molise è stata elaborata da Agenas.
Un dato per addetti ai lavori, che ai cittadini interessa però perché si tratta di risorse pubbliche. Ma ancora più rilevante per i pazienti è conoscere la concreta organizzazione che deriverà dal protocollo. Notificato all’Asrem il 13 agosto, l’azienda sanitaria guidata da Giovanni Di Santo ha 30 giorni di tempo (dalla notifica) per rendere operativa la nuova rete ictus del Molise. La Regione dà invece le indicazioni in termini di programmazione e ne monitora l’attuazione. L’intesa ha una durata, per ora, di un anno e mezzo più o meno: la scadenza è fissata al 31 dicembre 2027. Ma l’accordo può essere tacitamente rinnovato.
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