Ad attendere notizie, ancora increduli e per questo forse non ancora visibilmente disperati, alcuni dei 17 addetti alla mensa del Responsible – lavoratori che da anni, dai tempi della Cattolica, si occupavano della “ristorazione” nell’ospedale centro di eccellenza per la cardiochirurgia e non solo. E che da lunedì sono a casa, appesi alla speranza di rientrare, magari quando la mensa riaprirà, e alla sola possibilità al momento della Naspi. Con spese da affrontare e bollette da pagare ma non sanno come fare.
Il tavolo convocato dal presidente della Regione Francesco Roberti (insieme a lui ad accogliere i rappresentanti sindacali anche il commissario della sanità Marco Bonamico) ha rappresentato un primo passaggio per rassicurare le organizzazioni: il governatore farà da mediatore per un confronto con la proprietà dell’ospedale.
«Abbiamo incontrato i sindacati per definire un incontro con Responsible, come è stato chiesto anche dalla Prefettura di Campobasso, e comprendere se è possibile reintegrare questi 17 lavoratori con la nuova società che sta svolgendo il servizio. Dalle notizie apprese sappiamo che Responsible ha sospeso il servizio (mensa, ndr) perché deve ammodernare i locali dove vengono preparati i pasti e quindi poi dovrebbero ripartire in maniera ordinaria sia la cottura sia la somministrazione», ha sintetizzato il presidente di Palazzo Vitale a margine del summit. «È evidente – ha garantito – che vogliamo aprire un confronto con Responsible e i sindacati per tutelare queste persone».
Quanto al pagamento da parte della Regione alla società di Stefano Petracca dei 3,8 milioni per prestazioni salvavita del 2019, ha riferito Roberti, le procedure stanno andando avanti. Ma la difficoltà del Responsible non si risolverà solo con questa iniezione di liquidità, ha commentato il governatore portando ad esempio il fatto che la ditta che ha lasciato l’appalto di ristorazione, pulizie e sanificazione ha un credito di 1,4 milioni.
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