Rabbia, frustrazione e disillusione: sono questi i sentimenti che hanno accomunato i sindaci di Abruzzo e Molise riuniti a Canneto, su iniziativa degli assessori regionali Andrea Di Lucente e Tiziana Magnacca, per affrontare ancora una volta la questione della strada statale 650 “Trignina”.
La Trignina, insieme alla Bifernina, è una delle due arterie principali del Molise: le uniche che attraversano l’intera regione. Entrambe si trovano in condizioni precarie e condividono un limite strutturale che ne acuisce la pericolosità: una sola corsia per senso di marcia. Un’anomalia che pesa ancora di più considerando che il Molise – eccezion fatta per il tratto costiero dell’A14, che però non incide sui flussi tra Tirreno e Adriatico – non dispone di una sola infrastruttura a doppia carreggiata.
Nel corso dell’assemblea, i primi cittadini hanno ribadito la richiesta di interventi concreti e misurabili in tempi brevi da parte del ministero delle Infrastrutture e di Anas. «Abbiamo acceso i riflettori su questa strada critica e pericolosa che da anni crea problemi ad Abruzzo e Molise – ha spiegato l’assessore Di Lucente –. Quello che chiediamo è di iniziare a lavorare per step: partire con il raddoppio delle corsie nei tratti in cui è possibile e mettere in sicurezza i punti più critici».
I sindaci hanno sottolineato come la statale 650 sopporti oggi un traffico di veicoli, e in particolare di mezzi pesanti, ben superiore a quello per cui era stata progettata, con inevitabili ripercussioni in termini di sicurezza e sviluppo.
«Non possiamo più perdere altro tempo – ha aggiunto l’assessore Magnacca – perché altrimenti continueremo a perdere vite e occasioni di crescita per le nostre attività produttive. Mai come oggi si registra un consenso ampio, che supera confini geografici e appartenenze politiche. È arrivato il momento di dare risposte concrete».
Pur non essendo fisicamente presenti a Canneto, i presidenti delle Regioni Marco Marsilio (Abruzzo) e Francesco Roberti (Molise), i parlamentari Etelwardo Sigismondi e Costanzo Della Porta, il senatore Claudio Lotito e gli assessori regionali alle Infrastrutture Umberto De Annuntiis e Michele Marone hanno espresso la loro condivisione e sostegno all’iniziativa. Proprio Lotito, insieme al sottosegretario Tullio Ferrante, promuoverà un incontro a Roma al quale parteciperà anche Anas, con l’obiettivo di definire un percorso operativo.
All’incontro hanno preso parte numerosi comuni dei due territori, tra cui Carunchio, Celenza sul Trigno, Cupello, Dogliola, Gamberale, Lentella, Liscia, Monteodorisio, Palmoli, San Salvo e Villalfonsina in Abruzzo, e Chiauci, Duronia, Montefalcone nel Sannio, Pesche, Pietrabbondante, Roccavivara, Salcito, Frosolone, Montemitro, Trivento, Mafalda, Montenero di Bisaccia, San Felice del Molise e Sessano del Molise in Molise.
Un fronte comune che chiede al governo nazionale di aprire i cantieri e mettere fine a una situazione che, oltre a compromettere la sicurezza degli automobilisti, rischia di condannare allo spopolamento le aree interne delle due regioni.

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