Tre pagine di diffide, vale a dire un elenco lungo tre pagine. Tre pagine di decreti, un altro elenco lungo tre pagine. Non è vero, replicano a muso duro i commissari Marco Bonamico e Ulisse Di Giaxcomo, che volevamo rinunciare ai fondi del Pnrr, anzi se non fosse stato per i nostri solleciti il Molise ora non sarebbe primo in Italia per le Case di Comunità.
Una tempesta perfetta, o una tempesta in un bicchier d’acqua. Nessuna ipotesi è esclusa. Meno che mai quando c’entrano la sanità e la politica in Molise. In realtà, la guerra è molto più estesa di quanto già appare a leggere la nota della struttura commissariale. Ma meglio restare sul pezzo. Un fronte per volta.
«In un suo comunicato stampa l’assessore Iorio, nel tentativo di intestarsi i meriti dell’avvio della sperimentazione delle case di Comunità di Venafro, Larino e Campobasso (sperimentazione pensata e decretata dalla struttura commissariale con Dca 86 del 30/04/2025), rivolge una grave accusa ai sottoscritti, affermando testualmente – ripercorrono Bonamico e Di Giacomo – che il suo assessorato “è stato costretto a intervenire persino contro la volontà della struttura commissariale alla sanità, che era già pronta a rinunciare ai fondi messi a disposizione per il Molise”. Nulla di più falso, naturalmente. E Iorio lo sa».
Lo sa, proseguono Bonamico e Di Giacomo, «perché è dal mese di settembre 2023, data del nostro insediamento, che noi commissari ci dedichiamo alla Missione 6 del Pnrr e ci preoccupiamo dei colpevoli ritardi accumulati sia dal suo assessorato che dall’Azienda sanitaria, soggetto attuatore dei progetti in sanità finanziati con i fondi Pnrr, approvando decreti, organizzando riunioni in Regione, inviando solleciti e diffide, vedendoci persino costretti a paventare il ricorso all’Autorità Giudiziaria pur di far rispettare le scadenze imposte dai Ministeri per l’avvio e l’avanzamento dei progetti, ben consapevoli del grave danno che la loro inerzia avrebbe procurato al Molise».
Quindi, riportano alcuni passaggi del verbale della riunione della Cabina di regia Pnrr del 6 marzo 2025. «Case di Comunità: “Gli interventi riguardano 13 Case di Comunità, il cui target di realizzazione è previsto nel Cis per marzo 2026. Alla data odierna sono stati verificati solo 5 interventi. L’Azienda rappresenta la carenza di personale tecnico necessario agli adempimenti previsti. La Struttura Commissariale e la Direzione Generale ribadiscono ancora una volta all’Asrem, l’urgenza, non più procrastinabile, di procedere al reclutamento di personale idoneo,al fine di attuare tutte le procedure. L’Azienda Sanitaria chiede, pertanto, di posticipare il target Cis al 31 agosto 2026.”. Ospedali di Comunità: “Gli interventi riguardano 2 ospedali di comunità, il cui target di realizzazione è previsto nel marzo 2026. L’Azienda rappresenta la carenza di personale tecnico idoneo. La Struttura Commissariale ribadisce ancora una volta all’Asrem l’urgenza di procedere al reclutamento di personale tecnico necessario, al fine di dare attuazione a tutte le procedure.”. Tutto documentato da atti ufficiali, di cui si elencano le date, i protocolli e i relativi contenuti. Una mole di lavoro imponente, tanto da permettere al Molise – rivendicano infine i commissari – di primeggiare nel panorama nazionale per i traguardi raggiunti nell’organizzazione della propria sanità territoriale».
Oggi potrebbe essere l’ennesima giornata ad alta tensione. I commissari sono attesi alla Conferenza dei sindaci dell’Asrem convocata alle 10.30 a Campobasso. All’ordine del giorno, la discussione del Programma operativo 2025-2028. Tra gli invitati anche i parlamentari e i vertici di Regione e azienda sanitaria.

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