Firmato e pubblicato all’albo della Regione il 1 ottobre, il provvedimento correttivo sulla rete ictus – che risponde ai rilievi sollevati dai ministeri dell’Economia e della Salute sull’ormai famigerato decreto 100 – è stato recepito dall’Asrem ieri, appena 24 ore dopo.
Nessun ostacolo “locale”, dunque, all’attivazione anche formale del nuovo impianto che vede il Neuromed protagonista dell’assistenza in emergenza alle patologie cerebrovascolari. «Nel rispetto di quanto stabilito nel Dca 100/2025, in combinato con quanto chiarito, precisato,integrato e ribadito dal successivo Dca 157 dell’1.10.2025, il Coordinamento Aziendale delle Reti dell’Emergenza e Tempo Dipendenti», dispone la delibera firmata dal dg Giovanni Di Santo, dalla direttrice amministrativa Grazia Matarante e dal dottor Nicola Rocchia che sta sostituendo temporaneamente il direttore sanitario Bruno Carabellese (assente per una convalescenza), provvederà a «tutti gli adempimenti di spettanza, idonei a consentire con immediatezza l’attivazione operativa, funzionale ed organizzativa della nuova rete ictus».
Centro di riferimento per la radiologia interventistica (Cardarelli o Neuromed?) e quantificazione della remunerazione all’Irccs della nuova funzione emergenziale h24 e sette giorni su sette: questi i chiarimenti più rilevanti chiesti da Roma e ora contenuti nel decreto 157. Nel primo caso, in attesa che il servizio che garantisce la trombectomia meccanica venga attivato all’ospedale pubblico di Campobasso, l’hub è individuato all’Irccs di Pozzilli. A cui sarà riconosciuta, per quello che è stato definito il Ps neurologico, una cifra annuale fra 1,4 e 1,8 milioni.
Con questo ultimo adempimento formale, hanno evidenziato ieri i commissari Marco Bonamico e Ulisse Di Giacomo, il Molise «si dota per la prima volta di una rete per le patologie tempo dipendenti, la rete ictus, che garantirà la presa in carico del paziente colpito da questa grave patologia in qualsiasi posto del territorio regionale e il trasporto nelle strutture assistenziali pubbliche e private all’interno dei confini regionali».
Confermata, hanno dichiarato, la centralità del sistema pubblico basato su 118, sui Pronto soccorso di Termoli e Isernia, sul Cardarelli «che, con la sua stroke unit, sarà il riferimento regionale per il trattamento dell’ictus ischemico. Entra a far parte della rete, per le prestazioni che il sistema pubblico non è in grado al momento di erogare, l’Irccs Neuromed di Pozzilli, centro riconosciuto di rilevanza nazionale per le neuroscienze, che assicurerà il trattamento della trombectomia meccanica e delle complicanze dell’ictus ischemico, nonché le prestazioni di neurochirurgia, evitando così i trasferimenti fuori regione che in passato al dolore della malattia hanno aggiunto i problemi e i disagi propri e delle loro famiglie».
Un’organizzazione assistenziale «attesa dai medici e dai cittadini molisani», sostengono i commissari che rigranziano «quanti hanno contribuito al raggiungimento di questo obiettivo e quanti contribuiranno al suo funzionamento: i rappresentanti ministeriali presenti ai Tavoli nazionali che ci hanno affiancato, la dottoressa Gallo e il personale della direzione Salute della Regione Molise, la dirigenza Asrem che si adopererà nella gestione della fase assistenziale, il personale sanitario tutto che sarà il vero protagonista di questa nuova esperienza. Insieme, cresceremo e miglioreremo la nostra sanità».

























