Confronto vero, non solo formale, sul palco della festa dell’Unità di Isernia fra la capogruppo dem in Consiglio regionale Micaela Fanelli, il collega di Costruire democrazia Massimo Romano, il sindaco di Agnone Daniele Saia e il segretario della Cgil Paolo De Socio.
In particolare sulla sanità e sul modo in cui le opposizioni possono incunearsi nella battaglia interna al centrodestra che è sempre più evidente (la posizione dell’assessore Iorio sul programma operativo e la rete ictus, il vicepresidente Di Lucente in piazza ad Agnone).
Il sindacato, ha chiarito De Socio, è pronto alla mobilitazione per bloccare il nuovo Programma operativo che propone ancora tagli: le emodinamiche, i punti nascita, l’ospedale di Agnone da convertire in ospedale di comunità. Se ci si dà l’obiettivo di garantire la sopravvivenza delle aree interne, ha sostenuto Saia, bisogna investire per incentivare i medici a scegliere il Caracciolo, non chiuderlo. Costa peraltro 9 milioni l’anno su oltre 600 milioni di quota di fondo sanitario assegnata al Molise, non può essere considerato uno spreco.
Distinti e distanti, gli interventi di Fanelli e Romano, anche se non sono mancati i riferimenti ad azioni portate avanti insieme, come quella per accertare a quanto ammonta davvero il disavanzo.
Bocciati dal dg programmazione del Ministero Bergamaschi, se i commissari della sanità non seguono il mandato governativo, ha argomentato Fanelli, devono fare un passo indietro. Lei però ha puntato il dito sul governatore Roberti: voglio sapere da che parte sta, con i sindaci o con la “filiera” che ha portato al decreto sulla rete ictus?
I commissari devono andare a casa, ha ripetuto Romano, perché hanno mentito al Molise tacendo il parere negativo dei Ministeri sul decreto che riorganizza la rete ictus. Poi ha chiarito meglio l’accusa ai dem: non è con le interrogazioni parlamentari che cambiano le cose, servono azioni più incisive.
Da dove partire per costruire un’alternativa credibile al centrodestra alle prossime regionali allora? Da uomini leali, la bomba sganciata invece da Romano in riferimento all’alleanza poi naufragata nel capoluogo di regione sull’amministrazione Forte. È toccato a Fanelli cercare di ricucire: siamo aperti ai chiarimenti e al confronto ma l’avversario è la destra. ppm

























