Saranno ascoltati lunedì 20 ottobre, in IV Commissione, i commissari della sanità Marco Bonamico e Ulisse Di Giacomo.
All’ordine del giorno della seduta, il Programma operativo 2025/2027, già portato al Tavolo tecnico interministeriale per l’approvazione e, sottolineano dal gruppo Pd di Palazzo D’Aimmo, «aspetto non meno dirimente, la comprensione dell’effettiva consistenza del disavanzo sanitario per il quale siamo commissariati da sedici anni. Su questo il Partito democratico pretende chiarezza da tempo».
Lo ha ribadito ieri Alessandra Salvatore che, anche a nome dei colleghi Fanelli e Facciolla, aveva chiesto qualche settimana fa di calendarizzare audizioni anche dei vertici della dg Salute, dell’Asrem e degli assessori Iorio e Cefaratti.
Chiederò di coinvolgere anche i diversi comitati che, sui territori, si stanno mobilitando a difesa di servizi salvavita e degli ospedali: quello di Isernia (In seno al problema), il Pro Cardarelli, il San Timoteo, il neonato Comitato di Agnone. Tutti loro devono poter portare la propria voce in Consiglio regionale», ha aggiunto ieri Salvatore.
I comitati saranno ascoltati, intanto, il 13 ottobre nell’ambito degli incontri del lunedì dal presidente del Consiglio Pallante e dei capigruppo. Ieri mattina, davanti a Palazzo D’Aimmo, un sit-in che ha visto protagonisti “Sanità bruciata”, il Pro Cardarelli e il Comitato di Agnone. Qualcuno è stato ricevuto, altri no. L’intervento della presidenza ha però evitato l’incidente diplomatico anche perché c’erano i sindaci di Isernia e Agnone e pure loro nella composizione della delegazione non erano stati considerati.
Piuttosto, il commento a margine di Piero Castrataro, è grave che non sia stata discussa la mozione del leader di Costruire democrazia Massimo Romano sulla rimodulazione della rete ospedaliera e quindi la sospensione delle bozze inviate a Roma dai commissari che prevedono ulteriori tagli. «Grave l’ennesimo nulla di fatto e l’assenza di confronto», così Castrataro. La maggioraza ha respinto la richiesta di Romano di anticipare la discussione del documento. Contro hanno votato gli esponenti del centrodestra presenti in Aula (Cavaliere, Cefaratti, Cofelice, Di Baggio, Di Pardo, Micone, Niro, Pallante e Passarelli). A favore: Romano, Fanelli, Facciolla, Greco e Primiani. Assenti: D’Egidio, Di Lucente, Gravina, Iorio, Roberti e Salvatore.
A margine, Romano si è scagliato contro la logica dei tecnicismi e delle decisioni prese “nel chiuso di una stanza”: non si comprende «chi detta le regole e nell’interesse di chi». I commissari decidono le sorti di ospedali e servizi e ancora una volta, ha sottolineato, il Consiglio resta passivo rischiando di diventare complice, più che vittima, del disordine politico e amministrativo che paralizza la sanità regionale.

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