Sono oltre 300 le firme in calce alla petizione avviata al Cardarelli qualche settimana fa – l’anticipazione su queste colonne il 12 ottobre scorso – per chiedere l’attivazione della radiologia e della neuroradiologia interventistica in modo da dare concreta realizzazione alla previsione dei documenti di programmazione sanitaria che prevedono all’ospedale di Campobasso l’hub per la trombectomia meccanica e quindi una Stroke unit di II livello nell’ambito della rete ictus (attualmente è al Neuromed).
I primari, ospedalieri e universitari, delle unità operative complesse (dal Pronto soccorso alla Medicina, dall’Ortopedia alla Chirurgia, dall’Oculistica all’Urologia, solo per fare qualche esempio, e la direzione medica di presidio), i medici, gli infermieri e gli operatori: la risposta alla raccolta di firme avviata dopo una riunione del 10 ottobre è stata imponente.
«In qualità di operatori sanitari dell’ospedale Cardarelli di Campobasso, sentiamo la responsabilità di contribuire attivamente alla definizione e alla realizzazione di soluzioni concrete per garantire un corretto funzionamento della rete dell’emergenza, con particolare riferimento alla rete ictus – si legge nella nota inviata al presidente della Regione, ai vertici dell’Asrem, alla struttura commissariale, ai consiglieri regionali e al sindaco di Campobasso – Desideriamo innanzitutto ringraziare la struttura commissariale, anche a seguito dei ricorsi al Dca 100 presentati al Tar Molise, per il riconoscimento del ruolo centrale assegnato al nostro nosocomio, unico hub regionale, come ribadito dal presidente della giunta nel recente dibattito consiliare e formalizzato nel Dca 157 del 01/10/2025, art. 2, comma 2, dove si legge: “La Stroke Unit dell’Ospedale Cardarelli, nonostante un bacino d’utenza considerato sub-standard, sarà configurata Stroke Unit di II livello, in attuazione della programmata attivazione delle relative funzionalità, delle previste specialità radiologiche, quali Neuroradiologia e Radiologia Interventistica, del personale e del parco tecnologico necessario, i cui adempimenti sono in capo all’Asrem”».
La “soluzione Neuromed” è stata definita, proseguono gli operatori del Cardarelli, «dalla stessa struttura commissariale come una misura temporanea, volta a consentire al sistema pubblico di adeguarsi alle attuali esigenze, garantendo al contempo i livelli essenziali di assistenza. Alla luce di quanto sopra, e considerando che la durata di tale soluzione transitoria dipende dalle scelte operative del direttore generale dell’Asrem, ci sentiamo in dovere di mettere a disposizione proposte concrete – già elaborate – per il potenziamento sia della Neuroradiologia che della Radiologia Interventistica presso il nostro ospedale. Tali proposte potranno essere discusse in modo approfondito nel corso di un incontro con il direttore generale, da tenersi con la partecipazione di tutti i direttori di reparto».
I firmatari della petizione chiedono, quindi, un incontro urgente al governatore Roberti e al dg aziendale Di Santo per illustrare le proposte e ottenere un riscontro in un arco temporale ragionevole: 15-20 giorni.

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