Il diabete è una delle principali sfide per la salute pubblica, con poco meno del 5% degli italiani che ha riferito una diagnosi nell’ultimo biennio e una prevalenza stimata di quasi 4 milioni di persone, in progressivo aumento. Lo ricordano i ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità in occasione della giornata mondiale dedicata alla malattia, che si celebra oggi.
E proprio oggi in Molise prende il via la campagna di screening gratuito per il diabete presso le farmacie. L’iniziativa rientra tra le attività di prevenzione e sensibilizzazione promosse da struttura commissariale, Direzione generale per la Salute, Asrem e Federfarma Molise con l’obiettivo di individuare precocemente la malattia ed evitare le complicanze.
La campagna coinvolgerà la quasi totalità delle farmacie presenti sul territorio regionale, comprese quelle rurali che svolgono un ruolo di presidio sociale e sanitario indispensabile soprattutto nei Comuni delle aree interne caratterizzate da isolamento topografico.
L’adesione è su base volontaria e gratuita: i cittadini potranno recarsi, a digiuno, presso la propria farmacia di fiducia dal 14 al 30 novembre 2025, dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle 9.30, muniti di tessera sanitaria, per sottoporsi al test glicemico. Le persone a rischio e/o con valori di glicemia superiori ai 126 mg/dL potranno accedere successivamente ai centri diabetici senza ricetta né prenotazione.
«Il diabete è una malattia cronica che può essere gestita con una diagnosi precoce ed un trattamento adeguato – hanno sottolineato il commissario Marco Bonamico e il sub Ulisse Di Giacomo – Con tale progetto, per il quale si ringrazia il presidente di Federfarma Molise Luigi Sauro, la Regione Molise intende rafforzare le misure di prevenzione della malattia anche mediante una capillare azione di informazione e sensibilizzazione affidata alle farmacie operanti sul territorio. Inoltre, la lotta al diabete deve essere inserita in una visione orientata alla promozione della salute, in conformità agli obiettivi del Piano sanitario nazionale e regionale e del Piano nazionale di Prevenzione».

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