Delegazione parlamentare al lavoro perché la correzione alla Finanziaria dello scorso anno vada in porto e quindi il Molise possa accedere più facilmente al contributo di 90 milioni (45 per il 2025 e altrettanti per il 2026) stanziato per ridurre il disavanzo sanitario. Il pressing è in corso in particolare in Senato dove ha iniziato da qualche giorno il percorso verso l’approvazione la legge di Bilancio per il 2026.
Manovra sommersa di emendamenti e non estranea a polemiche anche interne alla maggioranza, come si conviene in questi casi quasi per consuetudine istituzionale ormai, e che vede tra le migliaia di emendamenti anche quello a firma del senatore Claudio Lotito promosso su input del governatore Francesco Roberti che ieri ne ha parlato a margine dell’incontro, a Palazzo Vitale, con il Comitato italiano paralimpico.
Con i giornalisti il presidente della giunta ha affrontato anche un altro “tema caldo” del dibattito che riguarda la sanità regionale, vale a dire la vertenza Responsible. L’ospedale di Stefano Petracca continua a vivere una situazione di grave difficoltà economica e finanziaria (gli stipendi sono fermi all’acconto del mese di settembre) e ha pignorato sei milioni sui conti della Regione a garanzia e tutela del credito vantato nei confronti della direzione Salute per quanto riguarda le prestazioni salvavita erogate nel 2019. Sul punto Roberti, chiamato di nuovo in causa in questi giorni dai sindacati, ha chiesto una relazione ai commissari e all’Avvocatura dello Stato. Lui aveva dato, infatti, la disponibilità a saldare il debito ma la struttura commissariale e l’Avvocatura sono di parere opposto: vogliono aspettare la sentenza della Cassazione a cui si sono rivolti impugnando il verdetto della Corte d’Appello (che ha visto soccombente la Regione) anche perché invece in primo grado a perdere la causa era stato il Responsible. Intanto, però, la tensione in largo Gemelli è tornata a farsi palpabile fra i dipendenti. I sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil hanno scritto al governatore chiedendo che si smetta con il rimpallo di responsabilità perché il personale non può pagare cattive scelte aziendali e controversie con la Regione.
Ma, con ordine, sull’emendamento che propone di liquidare i 90 milioni al Molise anche in assenza dell’approvazione e dell’attuazione del Po 2025-2027, il presidente ha spiegato: «I nostri parlamentari stanno lavorando per far sì che sia segnalato (i “segnalati” vengono poi approvati), perché ha un senso ben preciso: cioè di stabilire che i fondi che ci sono stati destinati non possono essere collegati al Programma operativo per il semplice motivo che, se domani un sindaco decide di impugnare il piano, non possiamo non avere accesso a quelle risorse perché si dovrà aspettare le sentenze del Tar o del Consiglio di Stato». I due percorsi, ha ribadito Roberti, devono essere svincolati.
Per quanto riguarda invece la situazione di Responsible, il governatore ha riferito di aver riunito mercoledì pomeriggio i commissari Bonamico e Di Giacomo, la dg Salute Gallo, l’Avvocatura distrettuale dello Stato, l’assessore al Bilancio Cefaratti e il dirigente Ferocino per esaminare la situazione. «Io personalmente ho dato, come già avevo fatto in passato, la disponibilità a pagare il Responsible. Loro – ha dichiarato il capo di Palazzo Vitale – non mi lasciano questa possibilità perché sono convinti delle loro tesi, la stessa Avvocatura dello Stato lo è. Ho chiesto quindi una relazione, ho chiesto che tutto questo mi sia messo nero su bianco affinché la situazione poi non ricada sulle spalle della Regione».

























