L’Asrem protagonista alla 20esima edizione del Forum Risk Management in Sanità, un appuntamento cruciale per il dibattito sul futuro del Servizio sanitario nazionale. L’evento (che ha preso il via lo scorso 25 novembre e termina oggi) intitolato “Un nuovo sistema sanitario – la riforma in cammino”, ha radunato ad Arezzo oltre 15.000 partecipanti tra professionisti, docenti, operatori e dirigenti, ponendosi come un vero e proprio laboratorio di idee per il rilancio della sanità italiana.
Il focus sulla riforma del Ssn ha toccato diversi punti (Prevenzione: centralità della salute pubblica e delle strategie per anticipare le patologie. Attuazione del Dm 77: Analisi e confronto sull’implementazione dei modelli organizzativi dell’assistenza territoriale. Innovazione digitale e tecnologica: ruolo dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie per migliorare l’efficienza e la qualità delle cure. Sostenibilità: modelli economici e gestionali per garantire l’equilibrio del sistema. Integrazione tra salute e politiche pubbliche: Necessità di un approccio “One Health” e della sinergia tra sanità e altri settori”.
Ampio spazio è stato riservato al ruolo delle professioni sanitarie nella realizzazione della riforma. Il Forum ha sottolineato la necessità di valorizzare medici, infermieri e tutti gli operatori, investendo sulla loro formazione e sul loro protagonismo nei nuovi modelli organizzativi.
Altro asse portante del dibattito, la costruzione di un nuovo patto tra Stato e Regioni. La presenza delle Regioni, delle aziende sanitarie e ospedaliere, e delle istituzioni nazionali (ministero della Salute, Conferenza delle Regioni, Agenas, Iss) ha trasformato il Forum in un luogo di confronto diretto tra decisori politici, amministratori e professionisti, al fine di trasformare le istanze in azioni concrete per un Ssn più efficiente e vicino ai cittadini.
Ieri mattina, ad Arezzo, anche il governatore del Molise Francesco Roberti, che ha evidenziato l’importanza di affrontare le sfide sanitarie con una visione unitaria, pur tenendo conto delle specificità territoriali e della necessità di garantire l’equità di accesso alle cure in ogni area del Paese. «Per una Regione come il Molise, con le sue specificità geografiche e demografiche, la sanità – ha sottolineato – non è solo una voce di bilancio, ma la colonna portante del diritto alla salute e della coesione territoriale. Dobbiamo rimettere al centro la valorizzazione dei ruoli, delle professionalità e delle responsabilità di chi è quotidianamente a contatto con il malato, in corsia e, soprattutto, sul territorio. In Molise stiamo lavorando per una sanità che sia sempre più prossima ai cittadini, investendo nella medicina territoriale e nelle Case della Comunità, per garantire un’assistenza tempestiva e di qualità anche nelle aree interne e più periferiche».
«Oggi – ha aggiunto il direttore generale dell’Asrem Giovanni Di Santo – siamo chiamati a rispondere a due sfide immediate: l’abbandono delle cure da parte di milioni di italiani e l’emergenza delle liste di attesa. Il Forum ci offre la piattaforma per raccogliere proposte concrete che non restino sulla carta, ma che diventino position paper da presentare immediatamente alle istituzioni. Non basta resistere, dobbiamo migliorare il nostro sistema, che è uno dei più belli al mondo, per renderlo realmente accessibile e sostenibile per tutti i cittadini».
Una prospettiva che riflette l’ambizione del Forum: non solo un congresso, ma un catalizzatore per il cambiamento reale del sistema salute. Il Molise ha offerto il proprio apporto concreto, presentando dieci lavori scientifici espressione di progetti e contributi su nuovi modelli organizzativi e gestionali, tecnologie e strategie, programmi sanitari e di prevenzione. Tutti accettati ed in parte discussi in tavole rotonde dedicate. Una grande occasione per confrontarsi, raccontare e osservare altre realtà sanitarie italiane.

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