C’è una sezione scolastica da ieri nel reparto di Pediatria del Cardarelli di Campobasso.
Per quanto non siano raccomandati, soprattutto per i più piccoli e gli anziani, ricoveri prolungati, ci sono purtroppo casi in cui un bimbo deve restare in ospedale per terapie importanti. In quel caso si può coniugare la cura e il sapere, il diritto alla salute e quello allo studio, con lo spazio dotato di banchi e sedie colorati, di una lavagna interattiva multimediale e di un robot Dovì che all’occorrenza collega virtualmente – come una realtà immersiva – l’aula scolastica con gli studenti impossibilitati a muoversi. Un traguardo reso possibile grazie all’impegno di Regione, Asrem e Ufficio scolastico regionale che hanno firmato un protocollo d’intesa. Dopo la benedizione di padre Pietro, ieri mattina, il taglio del nastro.
«L’apertura di questa sezione scolastica – ha rimarcato il governatore Francesco Roberti – non rappresenta soltanto l’attivazione di un servizio aggiuntivo, ma è la dimostrazione concreta di un diritto fondamentale, quello allo studio, che deve essere garantito sempre, anche nei momenti di maggiore fragilità. I nostri giovani, pure quando sono costretti a una degenza, non devono mai sentirsi messi in pausa, né dalla vita né dal loro percorso formativo. Questo spazio, moderno, accogliente e tecnologicamente avanzato, testimonia la capacità delle istituzioni di fare rete e di mettere al centro i bisogni reali delle persone. Grazie alla collaborazione tra Regione, Asrem e Ufficio scolastico, consegniamo ai bambini e alle famiglie non solo un’aula, ma un presidio di speranza, continuità e futuro».
«La scuola arriva in ospedale grazie a un progetto ministeriale – ha aggiunto la dirigente dell’Usr Maria Chimisso – Nel merito il Miur, grazie ad un finanziamento dedicato, consente ai docenti di lavorare in ospedale. Tuttavia, dietro, c’è sempre un lavoro di squadra».
Non solo la cerimonia di apertura di un’aula, ha confermato il delegato all’Istruzione della Regione, Roberto Di Baggio, «ma la realizzazione concreta di un obiettivo tanto semplice quanto ambizioso. L’obiettivo è estendere al più presto questo modello virtuoso, con l’apertura di analoghe sezioni anche presso le strutture ospedaliere di Termoli e Isernia».
«Un segnale tangibile dell’attenzione che l’Azienda sanitaria regionale riserva all’umanizzazione delle cure ospedaliere, con una particolare attenzione ai bisogni dei più piccoli. L’obiettivo primario – ha concluso il dg Asrem Giovanni Di Santo – non è solo la guarigione fisica, ma anche il mantenimento della normalità e della continuità educativa durante il periodo di degenza. Ringrazio le istituzioni per la proficua collaborazione, essenziale per garantire un vero e proprio ponte tra cura e sapere».
Piena soddisfazione da parte del direttore del Dipartimento Transmurale della Donna e del Bambino dell’Asrem, Vincenzo Biondelli, e del direttore della Pediatria-Neonatologia del Cardarelli, Francesco Crispino.CAMPOBASSO. C’è una sezione scolastica da ieri nel reparto di Pediatria del Cardarelli di Campobasso.
Per quanto non siano raccomandati, soprattutto per i più piccoli e gli anziani, ricoveri prolungati, ci sono purtroppo casi in cui un bimbo deve restare in ospedale per terapie importanti. In quel caso si può coniugare la cura e il sapere, il diritto alla salute e quello allo studio, con lo spazio dotato di banchi e sedie colorati, di una lavagna interattiva multimediale e di un robot Dovì che all’occorrenza collega virtualmente – come una realtà immersiva – l’aula scolastica con gli studenti impossibilitati a muoversi. Un traguardo reso possibile grazie all’impegno di Regione, Asrem e Ufficio scolastico regionale che hanno firmato un protocollo d’intesa. Dopo la benedizione di padre Pietro, ieri mattina, il taglio del nastro.
«L’apertura di questa sezione scolastica – ha rimarcato il governatore Francesco Roberti – non rappresenta soltanto l’attivazione di un servizio aggiuntivo, ma è la dimostrazione concreta di un diritto fondamentale, quello allo studio, che deve essere garantito sempre, anche nei momenti di maggiore fragilità. I nostri giovani, pure quando sono costretti a una degenza, non devono mai sentirsi messi in pausa, né dalla vita né dal loro percorso formativo. Questo spazio, moderno, accogliente e tecnologicamente avanzato, testimonia la capacità delle istituzioni di fare rete e di mettere al centro i bisogni reali delle persone. Grazie alla collaborazione tra Regione, Asrem e Ufficio scolastico, consegniamo ai bambini e alle famiglie non solo un’aula, ma un presidio di speranza, continuità e futuro».
«La scuola arriva in ospedale grazie a un progetto ministeriale – ha aggiunto la dirigente dell’Usr Maria Chimisso – Nel merito il Miur, grazie ad un finanziamento dedicato, consente ai docenti di lavorare in ospedale. Tuttavia, dietro, c’è sempre un lavoro di squadra».
Non solo la cerimonia di apertura di un’aula, ha confermato il delegato all’Istruzione della Regione, Roberto Di Baggio, «ma la realizzazione concreta di un obiettivo tanto semplice quanto ambizioso. L’obiettivo è estendere al più presto questo modello virtuoso, con l’apertura di analoghe sezioni anche presso le strutture ospedaliere di Termoli e Isernia».
«Un segnale tangibile dell’attenzione che l’Azienda sanitaria regionale riserva all’umanizzazione delle cure ospedaliere, con una particolare attenzione ai bisogni dei più piccoli. L’obiettivo primario – ha concluso il dg Asrem Giovanni Di Santo – non è solo la guarigione fisica, ma anche il mantenimento della normalità e della continuità educativa durante il periodo di degenza. Ringrazio le istituzioni per la proficua collaborazione, essenziale per garantire un vero e proprio ponte tra cura e sapere».
Piena soddisfazione da parte del direttore del Dipartimento Transmurale della Donna e del Bambino dell’Asrem, Vincenzo Biondelli, e del direttore della Pediatria-Neonatologia del Cardarelli, Francesco Crispino.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*