Dal 2026 i medici del Pronto soccorso di Campobasso e i loro colleghi del Laboratorio analisi e della Microbiologia effettueranno turni aggiuntivi solo se avranno ricevuto il saldo delle prestazioni già effettuate e non ancora pagate dall’Asrem e se sarà rispettata la regolarità dei pagamenti.
Scoppia un’altra grana per l’azienda sanitaria regionale. Con una nota inviata ai responsabili dei reparti Paola Di Rocco, Silvio Garofalo e Massimiliano Scutellà, i camici bianchi del Ps e della medicina di laboratorio hanno intanto confermato la disponibilità a svolgere turni in attività aggiuntiva nel mese di dicembre. Una disponibilità, hanno però precisato, che ha «l’obiettivo di evitare ulteriori disagi nel periodo delle festività natalizie, durante il quale la richiesta di assistenza da parte della popolazione risulta generalmente aumentata rispetto al consueto».
Nonostante la cronica e al contempo emergenziale carenza di personale medico e sanitario nei reparti dei firmatari, le aggiuntive sono subordinate all’adesione volontaria. È evidente, comunque, che se non ci fossero medici e infermieri disposti a svolgere turni oltre il proprio orario “canonico”, ci sarebbe in questo momento la paralisi della sanità pubblica. «L’impegno ad accettare una così estesa e continua sequenza di turni aggiuntivi deriva esclusivamente dal senso di responsabilità dei firmatari e comporta un rilevante sacrificio di tempo che potrebbe essere dedicato alle proprie famiglie e ad altre attività extraprofessionali», si legge nella nota che è stata mandata anche ai direttori generale, sanitario e amministrativo dell’Asrem e alla direzione del Cardarelli.
Quindi, i medici del Ps e del Laboratorio hanno “messo sul tavolo” le criticità che per loro evidentemente ora non sono più superabili: «Il protrarsi fino ad oggi del mancato pagamento delle attività aggiuntive svolte nei mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre 2024; il ritardo e la mancata regolarità nell’erogazione dei compensi relativi alle attività aggiuntive dell’anno corrente, per le quali risultano ancora non liquidate le prestazioni dei mesi di luglio, agosto, settembre e ottobre 2025».
Per questi motivi, i firmatari della lettera hanno comunicato che la loro disponibilità a svolgere ulteriori turni in attività aggiuntiva a partire da gennaio 2026 sarà subordinata a queste condizioni:
saldo completo di tutte le prestazioni aggiuntive arretrate e rispetto della regolarità nei pagamenti dei mesi successivi, conforme a quanto previsto dal regolamento aziendale.
Contattato da Primo Piano, il dg Giovanni Di Santo ha fatto sapere che incontrerà i firmatari della nota. «Li ascolterò per rendermi conto della situazione, la analizzeremo insieme confrontandoci e troveremo una soluzione – assicura il manager – nella cornice normativa a nostra disposizione». r.i.

























