La Federazione Medici Territoriali del Molise (Fmt), guidata dal dottor Ernesto La Vecchia, ha compiuto un passo concreto per agevolare l’attività dei giovani medici. Recentemente infatti la federazione ha firmato una convenzione con la società Cgm Italia che mette a disposizione, gratuitamente per due anni, il software di gestione dello studio medico per chi entra in servizio come medico di famiglia e quindi, come si dice nel gergo di settore, fa il suo ingresso professionale in una zona carente. L’iniziativa è rivolta a tutti i giovani medici, non solo agli iscritti Fmt.
«Vogliamo davvero accompagnare i giovani medici nel loro percorso, alleggerendo il carico burocratico e amministrativo», spiega La Vecchia. L’idea è quella di offrire non solo un sostegno temporaneo, ma uno strumento concreto e professionale, «perché possano dedicarsi sempre più alla cura degli assistiti e non a compiti gestionali».
Cgm Italia è parte del gruppo multinazionale CompuGroup Medical AG, leader a livello mondiale nella sanità elettronica. In Italia, Cgm propone una gamma di software per medici di medicina generale, pediatri, farmacisti, dentisti e specialisti.
Fra questi, Profim è considerato il software di cartella clinica per medici di medicina generale più completo a livello nazionale.
Il suo punto di forza è che consente di gestire in modo integrato tutte le attività quotidiane dello studio: dalle anagrafiche dei pazienti, alla registrazione delle visite, alla prescrizione di farmaci ed esami, all’organizzazione dei follow-up, con un sistema capace di generare ricette, impegnative, esami di laboratorio e referti, e di inviarli in formato elettronico ai sistemi centrali del Ssn.
Inoltre, permette un monitoraggio clinico strutturato — con scadenziari personalizzabili per vaccinazioni, screening, referti e visite di controllo — e un’analisi dei dati aggregati per supportare attività di audit o partecipazione a progetti regionali.
Un’altra funzione significativa è la verifica automatica delle interazioni tra farmaci: ad esempio segnala se un medicinale è incompatibile con una terapia già in corso, un aspetto importante per la sicurezza dei pazienti.
Il software è predisposto per integrarsi con le infrastrutture regionali e nazionali di sanità elettronica, compreso il Fascicolo sanitario elettronico (Fse), e per inviare prescrizioni e certificati in modalità telematica secondo le normative.
Per un medico di base, soprattutto se all’inizio della carriera, le incombenze burocratiche e gestionali sono numerose: registrazione dei pazienti, tenuta cartelle cliniche, prescrizioni sanitarie, certificati, esami, referti, controlli periodici, gestione delle esenzioni, interazioni farmacologiche. A tutto questo va poi aggiunta la necessità di rispettare normative spesso complesse, collaborare con Asl e servizi regionali, garantire la privacy dei dati dei pazienti, e aggiornarsi continuamente.
Avere a disposizione per due anni gratis un gestionale completo come Profim, riduce significativamente la barriera d’ingresso per i giovani medici: «Spesso all’inizio, la parte burocratica rischia di essere schiacciante — afferma La Vecchia —. Con questa convenzione, diamo loro l’opportunità di partire con lo strumento giusto, professionalmente valido, senza oneri economici iniziali».
L’iniziativa appare originale soprattutto per due ragioni. Primo, perché viene estesa a tutti i giovani medici che si inseriscono in aree carenti, non solo agli iscritti alla Fmt: indica una visione collettiva, non corporativa. Secondo, perché riconosce che il supporto organizzativo e gestionale è parte integrante della qualità dell’assistenza territoriale: un buon software non è “accessorio”, ma una infrastruttura che, se ben usata, migliora l’efficienza del medico e la cura del paziente.
In conclusione, con questa convenzione la Federazione Medici Territoriali del Molise non offre semplicemente un “aiuto”: propone un modello di ingresso nella professione di medicina di famiglia che punta su efficienza, modernità e sostenibilità. Un’iniziativa che, se consolidata, potrebbe rappresentare un modello replicabile anche in altre regioni — nella direzione di una medicina territoriale più forte, efficiente e attrattiva per le nuove generazioni di medici.

























