Il presidente Roberti deve dimettersi dalla guida della Regione. Il Pd Molise, dopo aver riunito gli organismi, prende ufficialmente posizione dopo la notizia della richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Campobasso nei confronti del governatore nell’ambito dell’inchiesta della Dda su un presunto traffico illecito di rifiuti.
Roberti, sostengono dal Pd regionale deve rassegnare le dimissioni «per le mancate risposte al territorio e ai cittadini, per come non ha saputo gestire le vertenze più importanti, dalla questione sanità alla vicenda Stellantis, dall’emergenza trasporti alla tutela dell’ambiente, dal piano sociale a quello scolastico, dalla politica industriale ed occupazionale, con grave danno per il futuro dei molisani e delle nuove generazioni che continuano, in numero allarmante, ad andare fuori dal Molise per lavorare».
Per quanto riguarda la vicenda giudiziaria che lo ha coinvolto «e la gravità delle accuse contestategli, pur condividendo da sempre i principi garantisti sanciti dalla nostra Costituzione, e ribadendo la piena fiducia e il totale rispetto nel lavoro della magistratura», il partito guidato da Ovidio Bontempo ribadisce che «questioni di evidente opportunità politica imporrebbero ora al presidente di valutare seriamente, alla luce dell’evoluzione della vicenda processuale, di rassegnare le dimissioni, una scelta responsabile nell’interesse della nostra regione e a tutela dello stesso ruolo attuale di presidente della Regione, tenuto anche conto del triplice ruolo istituzionale che rivestiva all’epoca dei fatti (sindaco di Termoli, presidente della Provincia di Campobasso, componente del Cosib) e della natura particolarmente delicata e grave della vicenda e dell’oggetto delle attuali accuse della Procura antimafia».
L’inchiesta, insieme ai suoi sviluppi, travalica i confini regionali, concludono da Pd, ricordando anche l’interessamento della segreteria nazionale (con Serracchiani responsabile Giustizia e il senatore Verini componente della Commissione Antimafia).

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