Ultimi passaggi formali assolti con la delibera di giunta regionale del 15 dicembre scorso che ha dato via libera all’accordo fra struttura commissariale e Responsible, con una determina della dg Salute Lolita Gallo è stato disposto il pagamento all’ospedale di Stefano Petracca di 3,8 milioni per remunerare le prestazioni salvavita del 2019.
Il credito è stato riconosciuto dalla Corte d’Appello di Campobasso con la sentenza pronunciata a giugno nel contenzioso fra la clinica privata convenzionata e la Regione, verdetto che ha ribaltato quello di primo grado dando ragione a Responsible e che è provvisoriamente esecutivo. Ma i commissari Bonamico e Di Giacomo hanno portato la vicenda in Cassazione e la strada verso il saldo dei 3,8 milioni si è fatta accidentata. A garanzia della cifra, in caso il terzo e ultimo grado di giudizio fosse appannaggio della Regione, Responsible ha messo sul tavolo l’extrabudget 2025 per i pazienti non molisani (circa 6 milioni). Dopo il via libera dell’esecutivo Roberti, la determina istruita dal dirigente Michele Colitti e firmata dalla dg Gallo chiude per ora la vicenda.
Una boccata d’ossigeno per i dipendenti dell’ospedale. È di qualche giorno fa il rinnovato allarme dei sindacati, sono intervenuti l’Ugl Salute e il Cobas Pubblico impiego, sulla mancata corresponsione degli stipendi (saldo di ottobre, novembre e tredicesima secondo quanto riferito da Ugl). Ma la situazione resta complessivamente molto difficile, dal punto di vista finanziario e sotto l’aspetto delle ricadute sull’assistenza.
Intanto, è slittato di qualche ora il confronto fra la struttura commissariale e i tecnici ministeriali del Tavolo dm 70. Durante la riunione, in agenda per la tarda mattinata, sarà affrontata definitivamente la riorganizzazione della rete cuore e di quella dei punti nascita. Roma chiede con insistenza da tempo la chiusura di due laboratori di Emodinamica e del reparto ostetrico del San Timoteo. I commissari hanno inviato nella Capitale una proposta di mediazione: tenere aperti tutti e tre i laboratori d’emergenza per l’infarto per un periodo sperimentale di 18 mesi. Ma le speranze di spuntarla sono poche. Nelle scorse ore l’assessore Iorio ha ribadito che la Regione non accetterà ulteriori chiusure. Il “verdetto” è in arrivo.

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