Ennesimo round nello scontro politico e giudiziario sul nuovo Piano sociale regionale, uno scontro che non si è mai sopito. Il fuoco che covava sotto la cenere è divampato di nuovo, con una polemica fra la delegata al Welfare Stefania Passarelli e la consigliera del Pd Alessandra Salvatore, dopo la diffida della Regione agli Ambiti Alto e Medio Molise per la mancata nomina del nuovo coordinatore. Sul provvedimento, inoltre, pende il giudizio davanti al Tar sui ricorsi proposti dai Comuni di Campobasso, Isernia, Venafro, Agnone, Larino e Riccia (che hanno rinunciato all’istanza di sospensiva in cambio della fissazione del merito al 15 aprile).
Giovedì scorso, a fronte dell’inottemperanza alle prescrizioni contenute nel Piano 2025-2027 relativamente all’iter per l’individuazione e la successiva contrattualizzazione dei coordinatori degli Ats di Campobasso e Isernia, l’esecutivo regionale – con due distinte delibere – ha diffidato entrambi i Comuni capofila ad adempiere entro 15 giorni e quindi a procedere con le pubblicazioni dei rispettivi interpelli e le nomine. Nessun provvedimento è stato invece adottato nei confronti del Comune di Termoli, capofila dell’Ats Basso Molise, che già ha adempiuto.
Il 5 novembre scorso, è stata trasmessa la determinazione del direttore generale e la documentazione relativa ai tre elenchi di idonei alla nomina di coordinatore per gli Ambiti Alto Molise, Medio Molise e Basso Molise (la riforma riduce gli As da sette a tre).
Campobasso e Isernia possono ora presentare osservazioni o chiedere un’audizione. Nel caso le osservazioni siano valutate negativamente o nell’eventualità che i due Comuni non procedano alla pubblicazione dell’interpello e alla successiva individuazione del coordinatore dell’Ats, la Regione procederà con la nomina di un commissario ad acta.
«Il rispetto delle procedure non può trasformarsi in atto politico contro qualcuno perché ritardi e inadempienze bloccano i servizi sociali destinati ai cittadini più fragili. Ma forse non a tutti interessa davvero», il primo commento alle delibere della consigliera delegata Passarelli che ha ribadito come la nomina dei coordinatori d’ambito non sia un atto politico perché c’è un elenco a cui attingere, risultato di un regolare concorso pubblico.
«La Regione, dopo avere ritardato per più di due mesi la procedura di selezione dei coordinatori d’Ambito ed avere prorogato per ben tre volte (l’ultima, qualche ora fa, a tempo indeterminato) l’attuale assetto organizzativo a sette Ambiti, diffida i Comuni capofila di Campobasso ed Isernia per asseriti ‘ritardi’ nelle procedure di nomina dei coordinatori individuati fuori termine proprio dalla Regione – è invece l’accusa dell’esponente dem Salvatore – Questi ultimi, peraltro, sono attualmente impegnati nella fase di passaggio, complessa e delicata, al nuovo assetto dei Servizi sociali, profondamente diverso dal precedente e che necessiterebbe del supporto da parte della Regione, non di diffide. È la morte della politica».
Lapidaria la controreplica di Passarelli: «Le norme vanno rispettate e i poteri sostitutivi rientrano fra le procedure che si possono attivare in casi come quello che si sta registrando in due Ambiti territoriali sociali del Molise».

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