Riportare sotto una guida pubblica uno dei presìdi più delicati e strategici della sanità molisana e trasformare una crisi aziendale in un’occasione di rilancio complessivo del sistema regionale. È questo il cuore politico della mozione presentata ieri mattina in Consiglio regionale dai gruppi di opposizione, illustrata in conferenza stampa dai consiglieri Roberto Gravina (Movimento 5 Stelle) e Alessandra Salvatore (Partito Democratico).
Al centro dell’iniziativa c’è il Responsible Research Hospital di Campobasso, struttura privata accreditata che da tempo attraversa una fase di grave criticità economico-finanziaria e che, secondo quanto circola negli ambienti, potrebbe essere interessata da future operazioni societarie. Uno scenario che, per l’opposizione, impone una riflessione politica immediata: la sanità non può essere trattata come un asset qualunque, perché tocca direttamente diritti fondamentali e sicurezza dei cittadini.
La mozione, sottoscritta congiuntamente da M5S e PD, punta innanzitutto a fare chiarezza sulla situazione del Responsible e a rafforzare la regia pubblica e la trasparenza nella programmazione sanitaria regionale. In questo quadro viene richiamata esplicitamente la normativa sul golden power, lo strumento che consente allo Stato di intervenire quando sono in gioco settori strategici. Secondo Gravina e Salvatore, la Regione Molise dovrebbe farsi promotrice, in via preventiva, dell’attivazione di questi poteri speciali qualora si profilassero cessioni di quote o cambiamenti societari tali da mettere a rischio l’interesse pubblico.
Ma la proposta dell’opposizione non si limita a una funzione di “blocco” o tutela. Il passaggio più politico guarda infatti al futuro della struttura. L’idea è quella di riportare il Responsible all’interno di una vera governance pubblica, coinvolgendo in modo strutturato l’Università degli studi del Molise e l’Asrem, superando l’attuale frammentazione.
Tra le ipotesi messe sul tavolo c’è la valutazione della nascita di una Fondazione universitaria a scopo sanitario, che possa fungere da strumento operativo per integrare didattica, ricerca e assistenza. Un modello che, nelle intenzioni dei proponenti, consentirebbe di coordinare meglio l’offerta sanitaria del Responsible e del Cardarelli, rafforzare le prestazioni ad alta complessità – come radioterapia, trapianti di midollo e reti tempo-dipendenti – e allo stesso tempo rendere più efficiente la spesa sanitaria regionale.
Durante l’incontro, Gravina ha sottolineato anche la necessità di istituire un tavolo permanente di gestione della crisi, che coinvolga tutti i soggetti istituzionali interessati: struttura commissariale, Direzione Salute, Asrem, Unimol e la stessa società Responsible. Un luogo di confronto che, nelle intenzioni del consigliere pentastellato, dovrebbe aggiornare costantemente il Consiglio regionale sullo stato della procedura di sovraindebitamento e sull’evoluzione dell’assetto societario, tema già richiamato più volte anche dal presidente della Regione.
Sul piano politico, la mozione impegna inoltre la giunta a riferire periodicamente in Aula, rafforzando il controllo consiliare su una vicenda che, per dimensioni e impatto, non può essere gestita esclusivamente sul piano tecnico-amministrativo.
A sostenere l’iniziativa è anche il Partito Democratico. Alessandra Salvatore ha espresso apprezzamento per il metodo e per il merito della proposta, ringraziando il Movimento 5 Stelle per il coinvolgimento: un atto che – ha spiegato – mira a creare «un momento di discussione e di proposta collettivo» e ad aprire una riflessione seria su un ritorno della governance pubblica per servizi che sono salvavita e che incidono direttamente sulla vita di migliaia di cittadini, grazie al lavoro quotidiano di medici, infermieri e operatori sanitari.
Ora la partita passa alla maggioranza di centrodestra. La scelta che si profila è tutt’altro che tecnica: accettare o meno l’idea che una struttura privata ma strategica per la sanità molisana possa e debba rientrare sotto una regia pubblica, in nome dell’interesse collettivo e del diritto alla salute. Una decisione destinata a pesare non solo sugli equilibri politici, ma sul futuro stesso della sanità regionale. ppm














