La strada è tracciata. E per la Regione Molise la strada è l’exit strategy dalla filiera avicola. Non sarà gratis, però. Non sarà a buon mercato. La Gam Srl, partecipata al 100% da Palazzo Vitale, ha presentato istanza di concordato preventivo. In attesa dell’omologa, la giunta ha deliberato il programma degli interventi per far fronte al pagamento dei debiti e si è impegnata a stanziare più di 10 milioni di euro, oltre alle altre cifre che dovessero rendersi necessarie in caso di soccombenza in vari contenziosi fiscali e tributari in corso. La decisione, che ora passa al vaglio del Consiglio regionale “per la condivisione e l’eventuale proposizione di ulteriori indirizzi”, è stata approvata il 30 dicembre all’unanimità dall’esecutivo Frattura.
I debiti maturati al 31 luglio 2014 ammontano a 15 milioni e 450mila euro (al netto di compensazioni, debiti verso il socio Regione e di quelli derivanti da contenziosi col Fisco). L’amministratore unico della Gam Nicola Baranello nella sua relazione spiega che il concordato preventivo dovrebbe portare, “entro cinque anni dall’omologa, al pagamento integrale dei creditori privilegiati, nella misura del 30% circa dei crediti chirografari per un totale di euro 9.980.000,00”. Il piano prevede poi “la continuazione aziendale per un periodo di due anni ed un esborso finanziario massimo di euro 800.000,00 per il soddisfo dei creditori prededucibili alla data del 31.12.2014 e di alcuni creditori ante ‘cut off’ (previa autorizzazione del giudice delegato), di euro 3.120.000,00 per i primi due anni e di euro 300.000,00 per i successivi tre anni di esecuzione del piano”. Baranello evidenzia inoltre che “è opportuno accantonare, tra le spese necessarie, un fondo rischi stimabile in euro 1.465.000,00; che l’attivo realizzabile è stimabile in euro 5.740.000 circa; che per raggiungere l’obiettivo concordatario occorre immettere nuova finanza nella misura di euro 10.770.00,00 senza obbligo di rimborso; che non risultano inclusi nel fondi rischi i costi eventualmente derivanti da accertamenti fiscali per euro 8.804.286, ed un possibile esborso straordinario di euro 2.140.000,00 scaturente da una garanzia concessa alla società Avicola Molisana Srl in virtù di un contenzioso fiscale”.
Dunque, c’è ancora bisogno di soldi pubblici. Quasi 11 milioni di euro. Certo, l’exit strategy non può significare ‘gabbare’ i creditori. Per questo la delibera 747 impegna la giunta regionale ad autorizzare Finmolise a corrispondere, in favore della Gam entro il 31.12.2014, 600mila euro per le “spese di funzionamento successive alla domanda di concordato in bianco ed al soddisfacimento di alcuni creditori ante cut – off, in considerazione, tra l’altro, dell’elevata valenza strategica del percorso intrapreso di exit strategy della Regione Molise e per la salvaguardia del valore socio economico della filiera avicola molisana”; a stanziare 10.170.000,00 euro, da corrispondersi in favore della Gam Srl, “a titolo di finanziamento senza obbligo di rimborso, precisando che la somma di euro 7.350.000,00, destinata al soddisfacimento del ceto creditorio, sarà erogata a condizione dell’intervenuta omologa definitiva del concordato”; a ripartire lo stanziamento in questo modo: nell’anno 2015 fino alla concorrenza di euro 1.770.000,00; negli esercizi seguenti, fino alla data presunta di ultimazione della procedura concordataria attesa per l’anno 2019, l’importo annuo concesso non potrà superare euro 2.100.000,00”.
Con la manifestazione di interesse di Aria Food – che ha acquisito il marchio Pollo Arena e su Facebook è nata già la pagina di Pollo Arena Spa – si accorciano i tempi dell’exit strategy sottolinea il provvedimento di Palazzo Vitale. Sul programma degli interventi e le cifre da stanziare ora Frattura dovrà avere l’ok dal Consiglio regionale.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*