“Al referendum del 17 aprile io voterò ‘Sì’, contro Frattura e la Fanelli che invece invitano all’astensione”. Lo scrive su Facebook il senatore molisano del Nuovo Centrodestra Ulisse Di Giacomo. “Dietro il referendum sulle trivelle – aggiunge – c’è un problema di cui si parla poco: lo smantellamento e la rimozione delle piattaforme in mare entro le 12 miglia. Una operazione dai costi rilevantissimi che vorrebbero evitare, mantenendo in attività piattaforme sottoutilizzate e in perdita. Se vince il sì, le società petrolifere saranno obbligate, alla scadenza della concessione, a smantellare le piattaforme, con una spesa ingente che altrimenti dovrebbe accollarsi lo Stato”.



























Il buon Senatore non si smentisce: sempre in sintonia con i suoi alleati o con i suoi Grandi elettori (vero Michele? Vero Silvio?).
Che senso dello Stato può avere un Senatore della Repubblica che dice di votare contro una decisione del “suo” governo per contrastare le indicazioni di due politici regionali?