Disco verde dalla Terza Commissione: la proposta di modifica della normativa sul trasporto pubblico locale ha superato il primo scoglio con il voto contrario dei componenti del Movimento 5 Stelle, Fabio De Chirico e Valerio Fontana. Questa mattina la pdl è al primo punto dell’ordine del giorno dei lavori del Consiglio regionale, richiesto con procedura d’urgenza dal presidente Toma anche per gli adempimenti finanziari relativi ai rendiconti del Consiglio regionale e della Regione Molise, all’assestamento di bilancio e all’autorizzazione all’esercizio provvisorio. A meno di clamorosi colpi di scena (al momento, conti alla mano, la proposta di legge sul trasporto pubblico dovrebbe passare), con l’approvazione dell’aula si darà il via alle procedure che porteranno alla pubblicazione dei bandi di gara per i due lotti, che potrebbe avvenire tra la fine del mese e l’inizio del nuovo anno. «Dovevano essere pubblicati oggi (ieri per chi legge, ndr)» sbotta Vincenzo Niro «se non si fosse perso così tanto tempo». Riferimento, non troppo velato, alle polemiche sollevate sulla modifica di quello che ormai era un dato acquisito. Ma il gestore unico del trasporto pubblico locale ha ceduto il passo al doppio lotto. E su questo tema ieri si è alzato il polverone sul quale ha soffiato con impeto il suo collega ed ex presidente per un lungo periodo. Michele Iorio ha puntato il dito contro procedure, metodi e rischi eventuali di impugnativa del bando. «Non dovrei nemmeno replicare» rimarca ancora Niro che cita la documentazione a sostegno del nuovo modello e la ‘bollinatura’ dell’Art (autorità di regolazione dei trasporti). Che in pratica ha certificato il percorso. «Le modifiche licenziate dalla Terza Commissione attengono ad un allineamento alla direttiva comunitaria 1073, indispensabile per ridurre al minimo i contenziosi. E se qualcuno ha da fare dei rilievi, lo faccia, ma con il conforto dei documenti» incalza. Il riferimento alla posizione espressa dal già governatore, che è in maggioranza sarà il caso di ricordarlo, è fin troppo evidente. Gli 80 posti di lavoro a rischio? «Ma per cortesia – si lascia andare – il suo è solo esercizio di demagogia, utile a bloccare il sistema. Alzare la polvere per confondere, creare terrorismo per evitare una riforma invocata da tutti e che oggi una parte osteggia. Per dire, i 5 Stelle mi hanno letteralmente travolto di mozioni, interrogazioni, ordini del giorno e poi votano contro le modifiche che, ripeto, consentono l’allineamento normativo». Il secondo punto del ragionamento riguarda la possibilità che i futuri bandi siano a rischio impugnativa. Iorio ha spiegato che sarebbero palesemente illegittimi considerato l’iter al quale mancherebbe il passaggio in Conferenza dei Servizi. «Io ho tanto da imparare da Iorio – blandisce ancora Niro – e dalla sua esperienza». Ma? «Ma dovrebbe imparare a leggere: se ne va per ricordi o sentito dire. L’Art non avrebbe mai emesso un parere positivo, non avrebbe mai certificato un atto frutto di un percorso incompleto. I bandi illegittimi? C’è un preconcetto, non una proposta. Le azioni messe in campo sono state suggerite dal Mit, il ministero competente, che ha indicato le procedure». Due lotti vuol dire due gestori? «Altro inganno, altro errore. I due lotti possono essere appannaggio anche di un solo gestore, che partecipa e si aggiudica entrambi i bandi di gara. E potrebbe anche non essere un consorzio di imprese ma un soggetto in grado di poter gestire il servizio da solo». La suddivisione in due lotti del numero di chilometri, la distinzione tra l’area ricadente nella provincia di Campobasso e l’altra in quella di Isernia, potrebbero creare difficoltà agli utenti con il numero di corse, i tragitti obbligati, il mancato ‘dialogo’ fra le due aree territoriali? «In non so da quali dati o tabelle si siano evidenziati questi rischi – la replica laconica all’osservazione polemica avanzata sempre da Iorio – credo però che ci siano interessi da tutelare. Questo è ormai evidente».
Lo scontro, dai giornali, si sposta in Aula.

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