Quasi 500 interventi (491) nel 2024 con un indice di mortalità dell’1,63% (a fronte di una media nazionale del 4%).
I dati dell’anno scorso confermano il trend già evidente nell’anno precedente: il Responsible Research Hospital è centro di riferimento per la cardiochirurgia, diretta da ottobre 2023 dal professor Severino Iesu, con risultati che consolidano il suo ruolo di eccellenza nel panorama sanitario nazionale.
L’analisi dei numeri relativi al 2023 (questi sono ora certificati dall’Agenas) evidenzia che la mortalità a 30 giorni per interventi di bypass aorto-coronarico singolo nei pazienti molisani operati presso il Responsible è pari all’1,65%, valore inferiore alla media nazionale del 2%. Ancora più rilevante è il confronto con i pazienti che hanno scelto di sottoporsi a interventi cardiochirurgici in altre strutture extraregionali. Alla Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, ad esempio, il tasso di mortalità per i pazienti molisani sale al 3,64%, più del doppio rispetto a quello registrato al Responsible.
Il 2024 conferma e migliora ulteriormente questi risultati, con un trend in costante crescita. I report elaborati dall’Unità di Cardiochirurgia del Dipartimento di Scienze cardiovascolari, diretto dal professor Iesu, certificano un volume di interventi mai registrato prima. Con 491 interventi eseguiti nell’ultimo anno, il Responsible Research Hospital ha raggiunto l’obiettivo prefissato di circa 500 casi annui, collocandosi tra le cardiochirurgie “a volume medio-grandi” in Italia. Oltre alla quantità, emerge anche la qualità e la complessità degli interventi effettuati: il 29,35% dei pazienti è stato sottoposto a chirurgia combinata, affrontando più patologie contemporaneamente, un dato che lo pone in linea con i migliori ospedali accreditati a livello nazionale.
Un ulteriore passo avanti è rappresentato dall’ingresso del Responsible tra i pochi centri italiani di riferimento per la metodica “Frozen Elephant Trunk”, tecnica avanzata per il trattamento delle lesioni complesse dell’aorta toracica. Nel 2024 sono stati eseguiti sei interventi con questa procedura innovativa, un numero che avvicina la struttura alla media dei centri nazionali di riferimento, che trattano circa quindici casi all’anno.
Il tasso di mortalità globale si attesta all’1,63%, un risultato eccezionale rispetto alla media nazionale del 4%. Per gli interventi coronarici, il tasso di mortalità è dello 0,9% su 207 casi eseguiti, un valore nettamente inferiore rispetto alle migliori cardiochirurgie italiane, dove oscilla tra l’1,5% e il 2%. E i criteri adottati da Responsible – sottolineano da largo Gemelli – sono più restrittivi rispetto a quelli utilizzati da Agenas.
Anche nella chirurgia mitralica i numeri sono straordinari: il 90% dei pazienti è stato sottoposto a riparazione della valvola, mentre nei rari casi in cui ciò non è stato possibile, è stata impiantata la protesi Mitris, un dispositivo di ultimissima generazione con una durata significativamente superiore rispetto alle protesi convenzionali.
Un dato di assoluto rilievo riguarda l’assenza totale di complicanze cerebrali post operatorie nei pazienti sottoposti a chirurgia coronarica. Il Responsible ha registrato un tasso di ictus ischemico pari a zero, risultato straordinario se confrontato con la media nazionale del 2%. Questo successo – spiegano dall’ospedale guidato da Stefano Petracca – è il frutto di un approccio chirurgico innovativo, che include l’utilizzo della tecnica a cuore battente, evitando l’impiego della circolazione extracorporea e consentendo al muscolo cardiaco di continuare a funzionare durante l’intervento. L’adozione della rivascolarizzazione miocardica arteriosa, con impiego di arteria mammaria o radiale, garantisce una maggiore durata dei benefici post-operatori e una riduzione significativa delle complicanze a lungo termine. Inoltre, nel 70% degli interventi l’aorta non viene manipolata, eliminando così un ulteriore fattore di rischio per l’insorgenza di ictus cerebrale.
Inoltre, il 68% dei pazienti operati a Campobasso proviene da fuori regione, a dimostrazione della fiducia sempre maggiore nella struttura anche oltre i confini del Molise. Allo stesso tempo, i pazienti molisani scelgono sempre più spesso di affidarsi a questo centro d’eccellenza: nel 2024 sono stati operati 158 pazienti molisani, pari al 78% del totale stimato per l’anno.
Il professor Iesu ha espresso grande soddisfazione per i risultati ottenuti, sottolineando il valore del lavoro di squadra e il contributo di ogni singolo professionista coinvolto. Un ringraziamento particolare è stato rivolto al personale del comparto e ai loro responsabili, Francesco Palumbo e Luigi De Martino, ai colleghi cardiochirurghi e in particolare al direttore dell’Unità Francesco Cafarelli, oltre all’équipe di Anestesia e Terapia Intensiva, all’Unità di Cardiologia guidata dal prof Rodolfo Citro e all’Emodinamica sotto la direzione di Cosimo Sacra. Un plauso anche al dottor Matteo Santamaria, direttore dell’Unità di Elettrofisiologia e Aritmologia, e alla sua équipe, per il contributo determinante nel raggiungimento di questi straordinari traguardi.
Un riconoscimento speciale è stato infine rivolto al presidente del Responsible Research Hospital, Stefano Petracca, e all’intero Consiglio di Amministrazione per il costante sostegno e per aver favorito le condizioni ideali affinché il centro potesse affermarsi come una delle realtà più avanzate del settore cardiochirurgico. Con numeri sempre più incoraggianti, tecnologie all’avanguardia e un team altamente qualificato, il Responsible si conferma un punto di riferimento nel panorama sanitario italiano, con standard elevatissimi in termini di qualità delle cure, innovazione tecnologica e sicurezza per i pazienti.

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