Con il decreto 86 del 30 aprile scorso, il commissario ad acta per la sanità del Molise, Marco Bonamico, affiancato dal sub commissario Ulisse Di Giacomo, ha dato ufficialmente il via alla sperimentazione delle Case di Comunità nella regione.
Si tratta di un modello organizzativo innovativo che, in linea con il Dm 77/2022 e la Missione 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza, punta al rafforzamento dell’assistenza territoriale e alla presa in carico integrata dei pazienti, soprattutto cronici e fragili.
Il provvedimento prevede l’attivazione sperimentale di tre Case di Comunità, una per ciascuno dei distretti dell’Azienda sanitaria regionale del Molise con l’apertura di ambulatori diurni di medicina generale. Gli ambulatori saranno operativi nei giorni feriali, per un massimo di 10
ore giornaliere, garantendo preferibilmente una fascia oraria mattutina e una pomeridiana. A gestirli sarà un team multiprofessionale composto da un medico di medicina generale (a ciclo orario) e da un infermiere del distretto.
L’iniziativa si inserisce in un disegno più ampio di realizzazione della cosiddetta sanità territoriale o di prossimità. Gli ambulatori diurni saranno collegati funzionalmente con le Unità di continuità assistenziale (Uca) e dotati di sistemi integrati di telemedicina interfacciati con le Centrali operative territoriali (Cot). Saranno così in grado di offrire un’assistenza continua e tecnologicamente avanzata, anche grazie all’interazione con specialisti, Assistenza domiciliare integrata e servizi domiciliari.
Le Case di Comunità saranno articolate su cinque macroaree: accesso e servizi amministrativi (Centro unico di prenotazione, scelta/revoca medico di base/pediatra di libera scelta), assistenza aprimaria (medico di base, continuità assistenziale, assistenza domiciliare), specialistica ambulatoriale e diagnostica di base, prevenzione e promozione della salute, integrazione socio-sanitaria tramite il Punto unico di accesso (Pua). Il medico di medicina generale, oltre alla normale attività ambulatoriale e domiciliare, potrà essere coinvolto in attività di case management, partecipazione alle equipe di Valutazione multidimensionale, teleconsulto, formazione su percorsi diagnostico terapeutici e interazioni con gli altri professionisti del territorio.
Il personale medico sarà reclutato tramite avviso interno dell’Asrem, con priorità ai medici titolari a ciclo di scelta, seguiti da quelli a quota oraria e infine dai sostituti. Le attività saranno remunerate con risorse Pnrr, per un totale di oltre 2,5 milioni di euro stanziati tra il 2025 e il 2026. L’incarico verrà configurato come completamento orario e non interferirà con gli obblighi già in essere dei medici coinvolti.
Il decreto commissariale rappresenta un passo concreto verso la piena implementazione della rete delle 13 Case di Comunità previste per il Molise – sette hub e sei spoke – già delineata nel documento programmatorio territoriale della Regione. La fase sperimentale resterà attiva fino all’approvazione del nuovo Accordo integrativo regionale con i medici di medicina generale.
L’Asrem dovrà trasmettere semestralmente alla struttura commissariale un report sull’andamento delle attività e sui risultati raggiunti, garantendo così il monitoraggio della sperimentazione e il continuo miglioramento dei servizi. Entro 30 giorni, spetterà al direttore generale adottare i provvedimenti attuativi per rendere operative le nuove strutture.




















