Ospite del telegiornale di Teleregione di ieri, il prof Giancarlo Ripabelli – prof ordinario e direttore della Scuola di specializzazione di Igiene dell’Unimol – ha rassicurato sulla diffusione del Virus West Nile e ricordato le principali buone abitudini in termini di prevenzione.
«Non sta succedendo nulla di diverso rispetto agli anni precedenti. Abbiamo solamente un numero di casi segnalati superiore rispetto alla media degli altri anni, ma ci stiamo ci stiamo spostando verso il picco della diffusione del West Nile, che tipicamente si colloca verso metà agosto, nella terza settimana di agosto», ha detto. Ha poi ricordato i numeri dell’ultimo bollettino dell’Iss: 173 segnalazioni, 11 decessi. Il 2024 si è chiuso, ha aggiunto, con 484 segnalazioni e 36 decessi. «Quindi siamo perfettamente nella media di quello che è accaduto negli anni precedenti. Ci sono state annate molto più complicate, il 2018, il 2022 con 700-800 casi e 50 decessi. Quindi, nessun allarmismo da fare. È bene che continui la sorveglianza con un approccio “one health”, cioè ambiente veterinari e medicina umana, in modo tale da poter essere pronti in caso di necessità».
Rispetto alle misure da mettere in campo, il Piano nazionale Arbovirosi è chiaro. «Nel momento in cui si riscontra un equino positivo, uccelli selvatici positivi oppure un pool di zanzare positive, va mantenuta la sorveglianza e vanno adottate tutte le iniziative che sono riportate nel piano. Tipicamente in questo contesto è la Regione che stabilisce come procedere, demandando all’Asl le decisioni sanitarie. Ovviamente le disinfestazioni sono a carico dei Comuni». In questo momento in Molise è stato riscontrato un pool di zanzare positive. «L’indicazione che dà il Ministero con il Piano Arbovirosi – ha spiegato ancora Ripabelli – è quella di cercare i focolai larvali, continuare a rimuovere questi focolai e laddove non è possibile trattare con un’attività larvicida. Non c’è un’indicazione specifica ad attuare immediatamente una disinfestazione adulticida. È importante stringere sulla sorveglianza epidemiologica».
Il consiglio per evitare il più possibile le punture? «La zanzara culex è molto presente, quindi è importante soprattutto al tramonto, al crepuscolo, la mattina all’alba, indossare vestiti con le maniche lunghe, utilizzare dei repellenti sulla pelle, tenere zanzariere a casa, rimuovere residui d’acqua nei sottovasi, che è la cosa più banale e più comune che accade sui balconi. Fare in modo, cioè, che non si creino le condizioni per lo sviluppo larvale e quindi per lo sviluppo di nuove zanzare e proteggersi dalla loro presenza. Ma questo – ha concluso il prof Unimol – vale un po’ in generale, a prescindere dal West Nile».





















