Negli occhi dei ragazzi, nessuna tensione per una sessione d’esami imminente. Ma l’orgoglio per essere parte di una comunità che si immerge, valorizza e ne viene valorizzata, nella festa che in Molise significa Corpus Domini. E nel mondo simboleggia il Corpus Domini del Molise.
Poco prima del taglio del nastro, ieri a mezzogiorno, il Villaggio Unimol nel cuore di Campobasso era già un campus in piena attività. Laboratori all’aperto, test, realtà immersiva, intelligenza artificiale, droni. Protagonisti principali i corsi scientifici dell’ateneo, ma anche l’esperienza del Molise Contamination Lab, incubatore di idee e talenti, che sotto la guida dei prof Francesca Di Virgilio e Michele Modina, ha fatto nascere imprese e startup.
Studenti, laureati, dottori di ricerca. E poi, naturalmente, i docenti e la componente – anch’essa preziosa – del personale tecnico e amministrativo. Sotto la regia del direttore generale Valerio Barbieri, la scelta della nuova governance di ateneo di portare l’Università lì dove il territorio vive momenti di aggregazione e identità ha fatto registrare nel giorno del debutto senza dubbio un successo.
«Una scelta di cuore e di presenza. Con il dg abbiamo valutato – ha spiegato il rettore Giuseppe Vanoli – che era opportuno che l’ateneo si presentasse in quella che è una festa storica, in cui si riconoscono le tradizioni di Campobasso e del Molise». Una prima volta, dopo poco più di 40 anni di vita, che per Unimol e per chi la guida è anche una precisa intenzione e volontà. «Siamo venuti qui perché vogliamo stare nel Molise. La prima nostra risorsa è il territorio molisano, sono gli studenti molisani e gli enti pubblici che lavorano in questa terra».
Al taglio del nastro in Villa Musenga, insieme a Vanoli il dg Barbieri e la prorettrice vicaria Stefania Scippa, la sindaca di Campobasso Marialuisa Forte (una “prima volta” anche per lei la festa dei Misteri 2025). Il Villaggio Unimol, ha sottolineato Forte, è «uno spazio di scoperta e condivisione. Un viaggio tra laboratori interattivi, curiosità accademiche e tanta voglia di partecipare. L’Università del Molise entra nel cuore della città e lo fa con tre giorni di iniziative pensate per tutti. Il sapere è più vivo che mai».
r.i.

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