A fine giornata, la prima firmataria della mozione approvata dal Consiglio con emendamenti che l’hanno resa condivisibile e condivisa anche dal centrodestra ma «non hanno in alcun modo intaccato la portata di ciò che era importante stabilire», canta vittoria. La consigliera regionale del Pd Alessandra Salvatore ha di che essere soddisfatta. Il suo documento, modificato nei punti giusti, è stato approvato all’unanimità e impegna – è lei stessa a riassumere – il presidente e la giunta regionale a chiedere al Governo e a Rfi di ottenere che i lavori di elettrificazione della tratta Campobasso-Isernia si chiudano entro e non oltre il 2026; il governatore Roberti è stato anche investito del compito di ottenere nuovamente le risorse necessarie a modernizzare, elettrificare e velocizzare, previa modifica del percorso, la tratta Campobasso-Larino-Termoli; di rivedere con le associazioni di consumatori e di categoria, ove possibile, le soppressioni delle corse verso Napoli e Roma e a monitorare, costantemente, il contratto di servizio con Trenitalia.
«Da questo atto il Ministero ed Rfi dovranno ripartire», il commento della esponente dem.
La seduta monotematica sull’elettrificazione (lumaca) della tratta da Campobasso a Roma è servita a rimettere sul tavolo tutte le criticità emerse anche attraverso la risposta del Ministero all’interrogazione parlamentare dei 5 stelle sollecitata dal consigliere regionale Gravina (che a margine della seduta di ieri ha auspicato che la Regione ora sia «garante della trasparenza». Fine lavori forse nel 2028, costo triplicato (da 80 a 290 milioni) e ulteriori lavori da eseguire per rimettere in sesto una galleria (due, aveva sostenuto Rfi in audizione a Palazzo D’Aimmo).
Insieme, fra gli altri, al delegato ai Trasporti Roberto Di Pardo e al sottosegretario Vincenzo Niro, il presidente Francesco Roberti ha riassunto i passaggi compiuti dalla sua amministrazione: un nuovo contratto di servizio con Trenitalia che ha consentito un risparmio notevole (ma ha ribadito che il debito fin qui accumulato va comunque pagato) e la prospettiva di utilizzare nuovi treni che saranno acquistati. Sui ritardi, ha precisato, si stanno valutando i profili di eventuali danni e comunque la Regione ha chiesto un tavolo di concertazione con Rfi e Trenitalia per definire la vicenda.

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