Il brindisi che farà alla mezzanotte del giorno di San Silvestro avrà una dedica ben precisa. “Alla salvezza del Campobasso”, afferma senza pensarci nemmeno un istante. Michele Ciccone, direttore generale dei rossoblù, ha con forza, dentro di sé, un simile proposito per il suo club. Per lui, il nuovo anno riserverà durante il mese di gennaio (dal 3 sino alle ore 19 del 31) la sessione suppletiva del mercato con, di fronte, l’opportunità di ridisegnare la situazione nella rosa dei rossoblù. “Stiamo facendo un’analisi della situazione a tutto tondo – afferma il diretto interessato – per vedere come definire sul fronte delle entrate e delle uscite. In prima battuta sarà fondamentale sfoltire un po’ la rosa e sto valutando, in queste ore, di concerto con lo staff tecnico, dove agire. Poi, sul fronte delle acquisizioni, cercheremo di portare in seno all’organico qualche under importante e qualche elemento per l’attacco”. Tra questi non ci sarà il ’94 Vecchione in questi giorni in prova con il gruppo rossoblù. “Lui – precisa Ciccone – farà parte della Berretti”. Il dirigente campano del Campobasso poi parla anche del cammino della squadra nel suo periodo da direttore generale. “Direi che è stato un percorso abbastanza positivo, considerando anche il ko interno precedente al Natale con il Melfi, che mi auguro sia stato un incidente di percorso circoscritto a quell’episodio con l’auspicio che la squadra si riprenda al più presto”. “Noi – prosegue Ciccone – dobbiamo guardare al presente ed al futuro prossimo, ragionando domenica per domenica e pensando con forza a noi stessi nella consapevolezza che, in ogni gara cui saremo chiamati, andremo a cercare il miglior risultato possibile con la dovuta concentrazione, lo spirito di abnegazione, il sacrificio, la voglia e la determinazione, presupposti necessari per ottenere risultati positivi”. Soprattutto in un torneo, quello di Seconda Divisione nell’ambito del girone B, la cui graduatoria “è molto corta. Basta vincere una partita e ti ritrovi su, basta perderne una per dannarti. È un campionato un po’ strano. Tutte le squadre, anche quelle che vanno per la maggiore, hanno avuto dei periodi negativi, penso ad esempio ad Aprilia o Martina Franca. È questo il segnale più diretto di un campionato molto livellato, eccezion fatta per la Salernitana che sta portando avanti un percorso a parte, ma del resto quello dei granata è un organico da categoria superiore. Per il resto, invece, le altre squadre di questo torneo alternano alti e bassi”. Motivo per cui, magari, per il Campobasso in prospettiva 2013 ci sarebbe l’opportunità, oltre a puntare alla salvezza, di guardare magari ad un posto a metà classifica? “Il nostro obiettivo è e rimane – qui Ciccone si erge a stopper di qualsiasi tipo di volo pindarico – quello della salvezza. Intanto, cominciamo ad ottenere questo traguardo, poi tutto il resto potrà venire da sé”. Intanto, però, dei segnali importanti dalla piazza sono arrivati proprio in occasione di Campobasso-Melfi che ha visto aumentare la presenza di sostenitori sugli spalti. “C’è stato un bel riscontro – conferma il direttore generale dei rossoblù – ma il mio appello è costante e quotidiano ai nostri sostenitori. Il loro apporto alla causa è fondamentale, anche perché, al di là della retorica, sono effettivamente il dodicesimo uomo in campo ed il mio intento è quello di un ricongiungimento forte tra la società e la piazza, il che rappresenterebbe un fattore molto importante per il nostro lavoro”. Augurio che è forte anche negli auspici per il 2013 formulati ai tifosi dei rossoblù. “Il mio augurio va a tutti i campobassani e alle loro famiglie, cui rivolgo un abbraccio affettuoso, perché il nuovo anno porti con sé tanti sorrisi e soddisfazioni”.

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