La magia della Su&Giù si ripete, si rinnova, resta tradizionale ma al tempo stesso viene interpretata in chiave moderna. Con un fondo di rispetto dei valori inculcati da Nicola Palladino, padre dell’evento assieme a Leo Leone, e del Gruppo Sportivo Virtus Campobasso. Numeri imponenti, colori sgargianti, sorrisi a trentadue denti, voglia di competere, di farsi una passeggiata. Ma anche di incontrare amici, portare con sé il proprio cane o far conoscere per la prima volta la stracittadina ai figlioletti, magari ancora nel passeggino. È il volto di una città silente, con scatti di orgoglio, non attratta granché dai cambiamenti ma in grado di mostrare la sua parte più bella quando ce n’è bisogno. Migliaia di campobassani e molisani si sono riversati fin dalle 9-9.30 nelle strade del centro, dandosi appuntamento alle 10 in piazza della Vittoria dove è fissato il ritrovo dei partecipanti. Il via, come di consueto, viene dato dal sindaco del capoluogo: è toccato per la seconda volta alla prima cittadina Marialuisa Forte dare il colpo di pistola (naturalmente a salve) in aria non prima che si scorgessero i colori giallo e blu dalle retrovie. Un fiume di gente si è messa in moto: prime file a tutto gas, poi i volenterosi che cercano un posto di rilievo e la gran parte delle persone che partecipa perché “è bello farlo e non rinuncerebbero mai”. Sette chilometri che attraversano il cuore pulsante campobassano per scendere verso valle e inerpicarsi sui vicoli del Centro storico dove quest’anno per la 52esima edizione non c’era sulla panchina ad accogliere tutti con calore Umberto Annuario: la Virtus ha deciso di ricordarlo con palloncini dei colori sociali virtusini sulla “sua” panchina.
A tagliare per primo il traguardo è stato Piero Mignogna della Runners Termoli. Ci provava da qualche anno e questa è la stata volta giusta: due anni fa era stato preceduto da Letizia Di Lisa, ieri prima tra le donne. Queste le parole del vincitore assoluto all’arrivo: «Per me è una grandissima emozione, ci tenevo davvero molto perché ci provavo da tempo. È una gara bellissima, da dove è tutto cominciato, fatta di saliscendi che mettono a dura prova la resistenza ed è lì che ho fatto la differenza andando a vincere questa magnifica corsa». Molto emozionata anche Di Lisa, anche perché «dopo la vittoria di due anni fa tornavo a gareggiare a casa mia, dove mi sono sempre allenata e devo dire che è andata bene. Come al solito, una giornata bellissima al di là del piazzamento». Franco De Santis




















