Il Molise è al primo posto per residenti all’estero. «Oltre il 31% di iscritti all’Aire, l’anagrafe dei cittadini italiani all’estero. Centinaia in più rispetto allo scorso anno», sottolinea la segretaria della Uil Tecla Boccardo. I dati che fornisce sono del Rapporto Migrantes 2021: 92.491 iscritti Aire su 296.547, pari 31, 2% contro una media nazionale del 9,5%. Dietro il Molise, la Campania e la Calabria.
«Ogni anno mi ritrovo a dover esprimere indignazione perché la nostra terra riesce ad ottenere primati solo in situazioni negative. L’unica Italia che cresce demograficamente è quella che mette radici oltre confine, senza fare ritorno. Una percentuale alta, vicina al 10% riguarda i giovani, formati nel nostro sistema scolastico pubblico, e quindi con un grande investimento in termini economici e sociali, sempre più spesso sono laureati», prosegue Boccardo..
«La recessione amplificata dal Covid ha cancellato sogni, amplificato vulnerabilità, acuito le disuguaglianze sociali e territoriali. I nostri ragazzi vanno via con coraggio, con voglia di futuro» e sicuri che in Molise non potrebbero avere un avvenire perché si tratta di una territorio «per loro… morto».
I ragazzi vanno via anche perché «qui il lavoro è spesso un lavoro povero perché sottopagato, part-time, precario, sfruttato o a nero. Dunque il punto chiave è cambiare il mondo del lavoro, eliminare tutte le forme contrattuali a tempo determinato e precario, come è stato fatto già in Spagna, i nostri giovani hanno bisogno di garanzie lavorative, nel pubblico o nel privato che sia.
Non si può sentire che c’è qualcuno che offre 400 euro al mese per 12 ore di lavoro al giorno: pagateli i giovani e accetteranno di restare in Italia. Promuovere la contrattazione collettiva delle retribuzioni è il primo passo per garantire condizioni di vita e salari minimi dignitosi».
Serve stabilità, servono politiche del lavoro nuove ed efficaci. «Confidiamo nel nuovo percorso intrapreso dalla politica nazionale – conclude Boccardo – sperando che anche quella regionale si ravveda e offra maggiori opportunità ai nostri giovani, ai disoccupati e alle donne, affinché si passi dalle promesse ai fatti, perché i nostri giovani meritano condizioni politiche e sociali migliori».

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