Dal 1 gennaio, se non cambiamo le cose, i 51 Comuni del medio Molise che attualmente conferiscono i rifiuti alla discarica di Montagano non potranno più farlo. Ma l’impianto non è saturo, non ancora almeno. E le soluzioni per evitare l’interruzione del servizio ci sono. Per esempio, “giace” in Regione – bloccato dal mancato aggiornamento del piano rifiuti fermo al 2019 – un project financing per implementare il sito e ottimizzarne l’utilizzo.
Sono i sindaci interessati, alcuni di loro, a spiegare a Primo Piano i dettagli del cortocircuito che si sta materializzando.
La discarica, l’unica pubblica delle tre presenti in regione, è di proprietà della Comunità montana Molise centrale (ente in liquidazione) ed è gestita da Giuliani Environment in base a un appalto di otto anni fa. Con i costi quindi di otto anni fa. Nel frattempo, le spese sono aumentate (basti solo pensare all’impennata del carburante) e la quantità di materiale conferito è diminuita (attualmente parliamo di 20mila tonnellate) per via dell’incremento della raccolta differenziata. La gestione economica del sito è diventata quindi problematica.
È probabilmente uno dei motivi, ipotizzano gli amministratori locali (legittimamente molto preoccupati per quanto accadrà nelle prossime settimane), per cui nonostante l’azienda abbia stimato una saturazione nella prossima primavera, ha comunicato anche alla Regione l’interruzione del servizio a partire dal 1 gennaio prossimo. A Palazzo Vitale da tempo la stessa ditta ha inviato anche un progetto di finanza, con la soluzione per evitare che i rifiuti solidi urbani di mezzo Molise debbano essere trasportati a Guglionesi o a Isernia, potenziando quindi la discarica di Colle Santo Ianni. La valutazione, da quel che trapela, sarebbe bloccata dalla mancata approvazione del nuovo piano dei rifiuti.
Numerose le sollecitazioni del commissario della Comunità montana Domenico Marinelli. Ma finora non c’è un piano alternativo. Per questo l’avvocato ha sollevato il caso in sede di audizione in Prima commissione sul bilancio e investendo del problema tutti i consiglieri regionali con una nota.
A lui e alla Regione i sindaci chiederanno presto un incontro per capire quali sono, se ci sono, le soluzioni alternative alla chiusura della discarica di Montagano.

r.i.

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