Laboratori affollati, visitatori curiosi e “presi” da visori di realtà virtuali e applicazioni per gli smartphone. Efficace l’incontro fra le startup e gli investitori. Spalti della Molisana Arena gremiti (e non giocava la Magnolia), un foltopubblico ha seguito le tre tavole rotonde e le interviste di Duilio Giammaria agli ospiti d’eccezione, applauditissima la cantante e atleta paralimpica Annalisa Minetti. Partecipazione ed entusiasmo alla seconda tappa dell’Innovation Roadshow organizzato dal Mimit in collaborazione con Invitalia. Si è svolta alla Casa delle tecnologie emergenti di Selvapiana a Campobasso e per la Cte Molise è stata un successo ad appena una settimana dal taglio del nastro.
«C’è entusiasmo perché ci sono anche tanti giovani, che è sempre il desiderio di quando si mette in piedi un’iniziativa per le imprese, ci si rivolge soprattutto a coloro che le imprese le vogliono costruire. Però – ha rimarcato il direttore della Cte Michele Cermele – c’è anche molto interesse dalle aziende esistenti. In più c’è partecipazione perché c’è questa consuetudine di tutte le 13 Case delle tecnologie italiane di incontrarsi periodicamente e quindi hanno partecipato volentieri anche coloro che hanno fatto una lunga trasferta come la Cte di Cagliari o di Torino. Per rendere più interessante l’evento abbiamo cercato di invitare il meglio delle competenze che ci sono a disposizione. Abbiamo startup che vengono dalla Campania, dalla Puglia, abbiamo degli scienziati, uno viene da Milano e un altro da Pisa. Abbiamo cercato di far venire chi ha qualcosa da dire sui temi che volevamo toccare oggi (ieri, ndr), quindi le tecnologie applicate allo sport e alla diagnostica e da questo punto di vista ci siamo riusciti. Abbiamo allestito gli spazi per poi continuare a fare questo tipo di sperimentazioni nell’attività quotidiana».
Tra coloro che hanno portato la propria esperienza durante il primo focus dedicato alla salute e al benessere, il Ceo di Evotion Alessio Pietracupa. «La tecnologia può aiutare a prevenire e avere un benessere migliore nel lungo termine. Con Evotion – ha raccontato – abbiamo iniziato questa avventura qualche anno fa e per fortuna negli anni siamo riusciti a indirizzarci nel settore del benessere, quindi del wellness, a legarci anche poi all’attività sportiva, all’educazione alimentare del bambino. Tutti quei campi che permettono di avere un corretto stile di vita e allo stesso tempo monitorare i parametri biometrici e capire in che direzione si sta andando. Siamo nati nel 2017 e un po’ per gioco. Eravamo a una cena tra amici e abbiamo deciso di fare questo passo, un po’ coraggioso, un po’ ambizioso. Ci avrebbe fatto molto comodo una Cte – ha ammesso – anche se allo stesso tempo siamo riusciti a trovare degli interlocutori anche regionali che ci hanno supportato sin da subito. Però avere una Cte, con tutte le professionalità al proprio interno, con tutti i partner che ci sono oggi magari ci avrebbe fatto recuperare del tempo e soprattutto investire meno sia a livello di sforzo sia a livello economico».
Esperimento già riuscito, ha evidenziato il rettore dell’Università degli studi del Molise Luca Brunese (l’ateneo è partner strategico della Cte insieme, fra gli altri, al Neuromed e a La Molisana), quello di «mettere insieme soggetti diversi – aziende del settore medicale e dell’alimentazione, l’Università, lo sport, c’è il Coni – e aiuta a progettare insieme. E questa è una cosa della quale c’è davvero bisogno. Ci sono tanti spunti interessanti nella diagnostica per immagini e nell’area medica in generale, per esempio. Ma è anche fondamentale il rapporto tra benessere, salute, tecnologia, è un rapporto ormai strettissimo e lo sport insieme ci sta benissimo. Il mondo cambierà da qui a dieci anni, non parliamo di tempi lontanissimi. Mi piace sempre raccontare questo aneddoto: il cambio automatico delle automobili è stato sperimentato nelle macchine di Formula uno, dopo tre anni era in tutte le macchine. Tanti spunti tecnologici che noi vediamo oggi e che ci sembrano lontanissimi nell’arco di cinque anni faranno parte delle nostre vite».
Tra i commenti a margine, quello dell’ex sindaco del capoluogo Roberto Gravina, Nel 2023, ha rivendicato, «abbiamo avuto il coraggio di immaginare una simile sfida in grado di coinvolgere l’intera regione», sfida che oggi è realtà. Sta adesso alla Regione, ha concluso, dare ai progetti prospettive di lunga durata investendo sulle infrastrutture digitali.
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