Nel 2023 circa il 9% dei molisani ha dovuto rinunciare a visite mediche o accertamenti diagnostici a causa di problemi economici o legati alle caratteristiche dell’’offerta, come lunghe liste di attesa o difficoltà nel raggiungere i luoghi di erogazione del servizio (la media italiana è del 7,6%). Nel 2022 la quota si era attestata poco al di sotto del 6%.
Questo il dato provvisorio che emerge dal Rapporto 2023 “Benessere equo e sostenibile in Italia” (Bes) pubblicato dall’Istat.
La fotografia del Molise riflette quanto accaduto in Italia. Su scala nazionale, nel 2023 la quota delle persone che hanno dovuto fare a meno delle cure è pari al 7,6% dell’intera popolazione, in aumento rispetto al 7% dell’anno precedente e con 372mila persone in più si raggiunge un contingente di circa 4,5 milioni di cittadini. «Tale incremento – si legge nel Rapporto – può attribuirsi a conseguenze dirette e indirette dello shock pandemico, come il recupero delle prestazioni in attesa differite per il Covid19, o la difficoltà di riorganizzare efficacemente l’assistenza sanitaria tenuto conto dei vincoli a coprire l’aumento della domanda di prestazioni con un adeguato numero di risorse professionali e, non ultima, la spinta inflazionistica della congiuntura economica che ha peggiorato la facoltà di accesso ai servizi sanitari».

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