Sarà distribuito agli associati, ai Comuni e alle Pro loco e misurerà l’appeal del Molise per i turisti delle radici. Ma non solo. Il questionario di Confcommercio Molise attivabile con un QR Code testerà anche il gradimento sulla vacanza trascorsa e darà quindi chiare indicazioni sull’offerta, sul “prodotto” da realizzare per andare incontro alle loro esigenze e preferenze.
L’iniziativa è stata presentata ieri mattina nella sede regionale dell’organizzazione a Campobasso. In collegamento da remoto Alberto Corti, responsabile nazionale del settore Turismo di Confcommercio. In sala la direttrice della confederazione regionale Irene Tartaglia e il presidente di Fipe Molise (Federazione italiana pubblici esercizi) Carlo Durante.
Si tratta della seconda fase, quella già pienamente operativa, dell’attività avviata in occasione dell’Anno del turismo delle radici (il 2024). A febbraio scorso è stata presentata, in anteprima a Campobasso, l’analisi nazionale di Confcommercio, condotta in collaborazione con Swg, Tra Consulting e Italyrooting Consulting). Analisi da cui sono emerse ottime prospettive per le 3mila imprese turistiche del Molise che danno lavoro a oltre 10mila persone. Di qui il passo ulteriore per dare un concreto supporto al settore.
«Il Molise passa al secondo step», ha sottolineato ieri Corti richiamando l’importanza data al tema del turismo delle radici, nell’assemblea nazionale di Confcommercio che si è svolta il 12 giugno scorso a Roma, sia dal presidente Sangalli sia dal Capo dello Stato Mattarella.
Sono 80 milioni nel mondo gli italo discendenti, il target arriva però a 200 milioni di persone se si considerano anche gli “innamorati dell’Italia”. È importante, però, individuare il cluster. Corti ha ricordato come proprio dall’analisi nazionale diffusa a febbraio è emerso che non esiste un turista delle radici ma diverse categorie, ciascuna con interessi differenti. C’è il nostalgico, trasferitosi all’estero durante l’infanzia, vuole l’Italia di un tempo: quindi l’albergo diffuso, i borghi, i luoghi della memoria personale. C’è poi l’ambassador, che è in costante contatto con i suoi due mondi e per gli operatori turistici italiani deve essere il migliore amico, vista l’influenza che ha nella comunità di adozione. E, ancora, il discendente che sente di avere radici italiane ma non è italiano. Ha bisogno di un percorso di viaggio strutturato: il paese di nonni, certo, ma anche Roma, Firenze. Infine, il curioso, giovane, vuole fare esperienze immersive (tour del vino, enogastronomici, culturali).
E proprio per intercettare questi diversi interessi sarà “somministrato” il questionario. Il QR Code sarà distribuito sia in formato digitale sia stampato su una vetrofania, ha spiegato la direttrice Tartaglia. Vetrofania che le attività del settore turistico, le amministrazioni comunali e le Pro loco potranno esporre dove ritengono più efficace. L’obiettivo, ha aggiunto Tartaglia, è intercettare quanti più turisti possibile. C’è tempo fino al 30 settembre. I dati raccolti saranno poi elaborati da Swg e presentati in un convegno che si terrà in autunno. Prima, però, potrebbero essere un formidabile biglietto di presentazione del Molise alla Ttg di Rimini (dal 9 all’11 ottobre), «la fiera principale del turismo al momento in Italia» nella definizione che ha utilizzato Corti.
«Poche domande – ha sintetizzato ancora la direttrice di Confcommercio Molise – che consentiranno poi agli esperti di capire qual è il sentiment dei molisani, degli italiani e in generale dei turisti che si avvicinano alla nostra regione non come turisti qualsiasi ma come turisti che vogliono ritrovare, approfondire le proprie radici e quindi, per esempio, andare a riscoprire le case degli antenati, un prodotto tipico, una tradizione».
I quesiti proposti sono dieci: in quale Paese vive abitualmente? Quanti giorni trascorrerà complessivamente in Italia con questo viaggio? In particolare quanti giorni trascorrerà in Molise? E nei giorni che trascorrerà in Molise dove ha pernottato/pernotterà? Tra le cose indicate quali vorrebbe maggiormente fare durante il suo soggiorno in Italia e quali ha fatto fino ad ora? Seguono una serie di opzioni fra cui visite alle città d’arte, mare, montagna, eventi culturali. E, ancora, quali delle seguenti affermazioni sono più corrette per descrivere la sua situazione? Anche qui diverse alternative: la mia famiglia ha origini italiane, la famiglia del mio partner ha origini italiane, penso di avere radici italiane ma non ne ho certezza e altro. Fra le altre domande, quanto è stato importante avere radici italiane nella scelta di compiere il viaggio e quali sono le motivazioni della vacanza.
Chiunque volesse avere il questionario da proporre ai propri clienti o utenti può contattare la Confcommercio Molise. «Il nostro auspicio – ha concluso Irene Tartaglia – è che si realizzi la massima diffusione per poter avere tanti dati concreti che ci aiuteranno a lavorare al meglio per il benessere economico della nostra regione».

r.i.

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