La carenza idrica che sta colpendo duramente anche il Molise, terra notoriamente ricca di sorgenti, ha reso necessario un vertice d’urgenza convocato dal prefetto di Campobasso, Michela Lattarulo. Alla riunione, presieduta dallo stesso prefetto, hanno partecipato importanti esponenti del settore idrico e della protezione civile, tra cui il presidente del Cda di Molise Acque, Stefano Sabatini, il direttore generale della stessa azienda speciale regionale, il direttore generale della Regione, Mimmo Nucci, il direttore della Protezione civile di Palazzo Vitale, Gaspare Tocci, il comandante dei Vigili del Fuoco e due dirigenti dell’assessorato regionale ai Lavori pubblici.
Stato delle sorgenti
Durante l’incontro, il prefetto Lattarulo ha chiesto a Stefano Sabatini di fare il punto sulla situazione attuale delle sorgenti molisane. Sabatini ha illustrato un quadro molto critico, evidenziando che i livelli sono drasticamente bassi a causa della carenza di precipitazioni, sia nevose sia piovose. «Rispetto al 2023 – ha spiegato Sabatini –, la situazione è preoccupante. La sorgente principale della galleria Riofreddo a Bojano, che un anno fa forniva 3.500 litri di acqua al secondo, ora ne eroga solo 1.700. Il livello dei pozzi di Sessano si è abbassato di circa otto metri, mentre la sorgente di Sant’Onofrio è passata da 120 a circa 70 litri al secondo. Anche le altre fonti di approvvigionamento minori mostrano livelli insoddisfacenti.
Le misure di emergenza
Molise Acque sta attualmente cercando di mantenere inalterata la fornitura, pompando acqua al massimo delle capacità per evitare disagi agli utenti. Tuttavia, Sabatini ha avvertito che, in assenza di un miglioramento delle condizioni alla fonte, questi ritmi possono essere sostenuti per non più di altri 20 giorni.
Le proposte
Nel corso del vertice, Sabatini ha proposto l’istituzione di un tavolo permanente coordinato dalla Prefettura di Campobasso. Questo tavolo dovrebbe coinvolgere Molise Acque, Grim (gestione delle reti idriche comunali), Egam (ente di governo dell’ambito), la Protezione civile, la Regione, i Vigili del Fuoco e l’Asrem. Il compito del tavolo sarebbe monitorare costantemente la situazione, informare Comuni e utenti e intervenire tempestivamente quando necessario.
Appello alla comunità
Sabatini ha lanciato un nuovo appello alle amministrazioni locali e agli utenti per un uso più consapevole della risorsa idrica. «È essenziale – le sue parole – evitare sprechi e utilizzi impropri dell’acqua. Dobbiamo razionalizzare l’erogazione, chiudere i serbatoi comunali durante le ore notturne per permettere loro di riempirsi a livelli accettabili». Questa misura è fondamentale per garantire che ci sia acqua disponibile durante il giorno, riducendo il rischio di interruzioni significative nel servizio.
Conclusioni e prossimi passi
La proposta di istituire il tavolo permanente è stata accolta positivamente. Nelle prossime ore, la Prefettura provvederà alla convocazione, coinvolgendo tutti gli enti tecnici e operativi necessari per affrontare la crisi idrica con la massima urgenza e coordinazione. La situazione richiede un intervento immediato e concertato per garantire la sostenibilità e la sicurezza dell’approvvigionamento idrico in Molise.
La crisi idrica rappresenta un problema serio che necessita di soluzioni rapide e efficaci. Il vertice convocato dal prefetto Lattarulo ha gettato le basi per una risposta coordinata che, si spera, riuscirà a mitigare gli effetti della siccità e a garantire un approvvigionamento idrico stabile per la popolazione molisana.

ppm

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