Giovanissimo sindaco di Riccia nel 1946 e deputato dal 1948 fino alla morte, improvvisa, nel 1984. Due molte ministro, tante altre sottosegretario, commissario per il Vajont, presidente della Commissione di vigilanza Rai.
Giacomo Sedati è stato senz’altro il politico più importante della storia del Molise, l’unico eletto in questa terra a ricoprire il ruolo di ministro. Eppure, a parte la piazza di Riccia, nessun riconoscimento pubblico gli è stato finora tributato dalle istituzioni. Solo, due anni fa, in occasione del centenario dalla nascita la consegna del premio San Giorgio alla sua memoria. Il riconoscimento del Centro studi molisano, presieduto dall’avvocato e docente Unimol Giuseppe Reale, fu consegnato nelle mani dei figli.
Da oggi pomeriggio anche una targa nel capoluogo di regione ricorderà lo statista molisano. Sarà scoperta alle 15, alla presenza di Gianni Letta, sulla facciata del Convitto Mario Pagano dalla rettrice Rossella Gianfagna e dal figlio di Sedati, Nicola. Nell’istituto, il ministro dell’Agricoltura dei governi Leone e Rumor, compì gli studi liceali. Nell’Aula magna si terrà poi un convegno a cui, fra gli altri, darà il proprio contributo il prof Giuseppe Pardini. Le conclusioni saranno affidate all’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Gianni Letta.
Era nato a Lanciano, Sedati. Ma visse a lungo a Riccia, paese della madre, e ne fu sindaco. Un meridionalista, ricordò Gerardo Bianco due anni fa alla consegna del premio San Giorgio:
«Sedati aveva un grande spirito di apertura verso i problemi internazionali. I suoi discorsi sul Mezzogiorno, sia da ministro dell’Agricoltura, sia quando è stato presidente del Comitato dei ministri dell’Agricoltura europei, respirano aria europea. Non vi è dubbio che aveva insieme le radici della sua terra e lo sguardo lontano che si rivolgeva a Strasburgo e Bruxelles».