La decisione era nell’aria da settimane e ieri è stata formalizzata: Stefano Sabatini ha rassegnato le dimissioni, non è più il presidente del Cda di Molise Acque.
A questa testata l’ex presidente dell’azienda speciale della Regione che si occupa di captazione e adduzione delle risorse idriche consegnò a febbraio lo scoramento per la difficoltà di gestire il sistema idrico a suo dire al limite del collasso. Pesava, e pesa ancora, la situazione debitoria di Molise Acque e, in particolare, pesa il contenzioso con Grim – società in house ai Comuni che si occupa di gestione delle reti comunali e di portare l’acqua nelle case dei molisani – che vale circa 12 milioni. L’accordo raggiunto sotto l’egida della Regione, per una clausola risolutoria espressa che si è avverata, è caduto nel vuoto. E Molise Acque vive quindi una condizione critica nei confronti dei fornitori.
Sabatini, ieri, ci ha tenuto però a chiarire che i motivi del suo passo indietro ora sono personali. Nessun rinnovato scontro con Grim e il suo amministratore Saluppo, nessuno screzio col presidente Roberti. Che non ha commentato le dimissioni poiché originati da problemi personali dell’avvocato.
«Uno squarcio che fa molto rumore – invece il rilievo mosso dalla capogruppo del Pd Micaela Fanelli – al di là dello stile british di Sabatini perché significa che i rapporti interni fra Grim, Regione e Molise Acque sono pessimi, significa che c’è un allarme massimo sulla gestione dell’acqua, che chi ha avuto la delega, cioè il consigliere Sabusco, evidentemente non la sta gestendo al meglio e significa anche che le risorse del Pnrr probabilmente verranno disimpegnate».
Della crisi del sistema idrico si discute oggi nella seduta del Consiglio proprio su iniziativa di Fanelli. Che alla vigilia ha pure ribadito il no al bypass dal Liscione a Occhito su cui la Regione Puglia invece insiste con determinazione. «Secondo loro abbiamo sovrabbondanza di acqua nell’invaso di Guardialfiera che dovrebbe essere indirizzata in particolare all’agricoltura della Capitanata. Per me è insostenibile – così la consigliera dem – perché non è vera la premessa, noi non abbiamo acqua sovrabbondante, è giusto essere generosi ma non a condizioni per cui rimaniamo noi a secco. E poi in passato abbiamo conosciuto una Regione Puglia che non ha corrisposto compensazioni, non ha fatto le opere di mitigazione, ho ripreso vecchi protocolli mai attuati forse anche carenza di atteggiamento aggressivo del Molise. Emiliano difende gli interessi della sua terra, siamo noi che non lo stiamo facendo».
r.i.

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