Un presidente “tecnico” comunque a tempo, per definire il closing con la Grim o un commissario che quindi si assuma – è immaginabile – anche oneri diversi, più impegnativi come il risanamento economico e finanziario di Molise Acque.
Questa l’alternativa sul tavolo del presidente della Regione Francesco Roberti dopo le dimissioni di Stefano Sabatini dal vertice del Cda dell’azienda speciale che si occupa di captazione e grande adduzione delle risorse idriche. «Ringrazio innanzitutto l’avvocato Sabatini per quanto ha fatto finora. Sono scelte personali», ha rimarcato Roberti che però non ha evitato la domanda sul confronto aspro, diventato poi anche contenzioso, fra l’ex Erim e la Grim, società in house ai Comuni che gestisce il servizio idrico integrato portando materialmente l’acqua nelle case dei molisani. «Oggi finalmente la quadra c’è perché Grim ha la capacità economica e finanziaria per pagare Molise Acque, quindi dobbiamo chiudere questo accordo», ha messo in evidenza il governatore. «In questi mesi siamo riusciti a comprendere bene anche quali sono le difficoltà di Molise Acque, quindi ora dobbiamo decidere se rinominare un presidente tecnico, per sei mesi, che vada a chiudere questa transazione o un commissario. È una cosa che valuteremo in questa settimana e poi faremo in modo che Grim possa procedere alla liquidazione delle fatture a Molise Acque – ha concluso – e l’azienda speciale abbia la liquidità per poter continuare a svolgere la propria attività».
Sul passo indietro di Sabatini è intervenuto anche il segretario di Sinistra Italiana Vincenzo Notarangelo. «Le dimissioni del presidente di Molise Acque avvengono in un momento particolarmente delicato per il nostro territorio, ancora alla prese con la peggiore emergenza idrica degli ultimi decenni, una crisi tutt’altro che risolta e che vede sullo sfondo il lungo braccio di ferro tra la stessa Molise Acque e Grim. Assoluto rispetto per la decisione assunta dall’avvocato Sabatini, ma a nome di SI – ha sollecitato Notarangelo – chiedo che la Regione, sino adesso latitante sul tema e di certo poco trasparente nella gestione di una problematica che ormai si protrae dalla scorsa estate, si attivi immediatamente per la scelta di un sostituto e soprattutto per affrontare seriamente e concretamente l’emergenza».